{rokbox title=| :: |}images/wikileaks.jpg{/rokbox}Curiosità a margine del fenomeno Wikileaks (qui la spiegazione da Wikipedia) che negli ultimi giorni ha tenuto in scacco il mondo intero con le promesse rivelazioni tratte dagli archivi segretissimi dello spionaggio internazionale, raccogliendo interesse e visite a livelli praticamente incalcolabili. Un pool di web-surfers gravitanti fra Arezzo e la Valdichiana, su cui nomi permane l’assoluto riserbo (noi li sappiamo, ma abbiamo promesso di non rilevarli…), ha deciso di cavalcare con ironia la moda del momento creando in pochi secondi e a costo zero un blog.
Tale blog, dal titolo ‘L’ho letto su Wikileaks’ (questo il link), è stato poi riempito di esilaranti battute e gag concentrate in pochissime righe, con uno stile immediato che rimanda molto agli status di Facebook e ai “Tweets” di Twitter.
Il risultato, in virtù del buon battage pubblicitario e dell’indicizzazione di Google, è stato soprendente: nella giornata di ieri il blog è stato fra i più letti a livello nazionale superando le 2.000 visite. Tutto questo all’esordio, e quindi è probabile che nella giornata di oggi il risultato possa essere nettamente migliorato. Un successo straordinario, che dimostra come, nei meandri del web, scivolando con sapienza, ingegno e creatività fra le mille opportunità che questo mondo offre, si possa veramente arrivare a far sentire la propria voce a tantissima gente.
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