{rokbox title=| Ivo Camerini :: |}images/ivocamerini.jpg{/rokbox}Davanti alle vicende attuali della politica italiana, che stanno portando ad uno scontro istituzionale e civile di natura nuova e dirompente, sono stati avanzati tanti interrogativi e fatte molteplici ipotesi di uscita dalla crisi. Se non si sta attenti, il rischio estremistico di divisione tra berlusconismo ed anti-berlusconismo potrebbe uccidere la nostra giovane democrazia repubblicana.
C’è pero un interrogativo che ancora non è stato posto, almeno sui cosiddetti media. Voglio pertanto qui avanzarlo, perché ci si rifletta sopra e si veda se non sia il caso di approntare valide difese a tutela dell’Italia repubblicana. Non è per caso che dietro a tutta la vicenda Berlusconi si nasconda il tentativo di riportare il nostro Paese all’epoca della Signoria, quando i vari signori si facevano i propri affari vendendo il popolo, gli italiani ai vari potenti di turno?
Sono sicuro che degli amori sessuali di un premier, sia di destra sia di sinistra sia di centro, non interessi un fico secco ai veri democratici italiani. Interessa però ( e si spera tanto) l’esempio di democrazia praticata da un premier che, di qualsiasi colore politico sia, dovrebbe sempre aborrire dal decisionismo e/o autoritarismo padronale.
In questi giorni abbastanza terribili , se non hanno capito male, ai veri democratici italiani è sembrato che i giudici di Milano abbiano chiesto a Berlusconi di discolparsi di un paio di reati di non poco conto: aver fatto sesso con una minorenne e chiesto favori a un dipendente dello Stato. Due reati gravi per ogni cittadino. Ancora più terribili soprattutto per un cattolico qual egli si professa, ma questo suo dirsi cattolico- è bene chiarirlo- riguarda la sua coscienza e il suo rapporto con Dio. Ciò lo si sottolinea da più parti soltanto perché dovrebbe essere un aiuto meditativo per agevolarne la sua scelta di andare dai giudici e, se è innocente, come deve ritenersi fino che il processo non si è concluso, difendersi.
Invece egli ha scelto la strada dei video-messaggi e dell’appello al popolo attraverso quella telecrazia che da anni offende e distrugge la nostra democrazia. Ebbene a noi cittadini dei suoi video- messaggi con cui risponde ai giudici che ci dovrebbe importare? Nulla, anche perché se egli si è fatto una fidanzata e si è separato da sua moglie sono affari suoi. A meno che non ci abbia preso per guardoni e ora , dopo averci spedito a casa, qualche anno fa, la sua storia patinata dove faceva bella presenza l’ex-moglie, non voglia inviarci i confetti del suo prossimo matrimonio con questa nuova fidanzata. Ma a me sembra che con lui non siamo né parenti né amici.
Da un premier noi cittadini vogliamo che ci tolga un po’ delle troppe tasse che paghiamo e che dia lavoro per tutti , giovani che lo cercano e meno giovani che lo hanno perso. Dei confetti ne facciamo a meno, anche perché su queste cose possiamo rispondere, parafrasando una nota canzone, di caramelle non ne vogliamo più.
Berlusconi si dice vittima di un complotto antidemocratico fatto da giudici comunisti? Ne parli con il suo amico Putin, che è il capo di tutti i comunisti sopravvissuti al crollo del 1989, dicendoci però quanto gli chiede per aiutarlo ad instaurare la sua Signoria in Italia.
Sappiano però egli e i suoi seguaci che noi cittadini democratici,se non lo fanno altri, saremo pronti a difendere la nostra democrazia e la Costituzione.
All’Italia le Signorie non servono più .. bastano e avanzano quelle che ci rovinarono nei secoli passati.
Il nuovo Visconti se lo tengano Bossi e i suoi. A noi cittadini italiani interessa tenerci la Repubblica e la Costituzione democratica costata il sacrificio e il sangue di tanti italiani.
Ivo Camerini