Molti di voi ricorderanno l’articolo-decalogo pubblicato a maggio in cui si dispensavano consigli per contenere l’inesorabile surriscaldamento domestico con l’avanzata della stagione estiva che quest’anno, tra l’altro, è stata davvero tosta per durata e intensità delle ondate di calore e per la scarsezza di precipitazioni. Alcuni mi hanno scritto o fermato per strada dicendomi che quei consigli avevano in parte funzionato e avevano così tratto beneficio soffrendo meno il caldo nelle proprie mura domestiche.
Perché allora non stilare un decalogo diametralmente opposto da applicare già a partire dai prossimi giorni quando è previsto un discreto calo delle temperature avviandoci definitivamente verso la stagione autunno-invernale?
Le nostre case sono ancora calde ed è bene provare a mantenere questo calore accumulato soprattutto nei muri per ritardare il più possibile l’accensione del riscaldamento, risparmiando risorse economiche che in questa particolare congiuntura economica possono essere utilizzate per altri scopi.
Comincio col dire che la maggior parte della dispersione di calore avviene attraverso le finestre ed è sull’uso di questo elemento architettonico, importante scambiatore di energia, che vertono la maggior parte dei consigli. Innanzitutto spero abbiate una casa ad alta classe energetica con ottimi materiali isolanti, sarebbe già un grosso vantaggio.
Ecco quindi, in dieci punti, piccoli e grandi accorgimenti per gestire saggiamente la propria domus:
1) Fate arieggiare la casa durante le ore centrali della giornata (dalle 12 alle 15), se l’aria all’esterno è molto fredda (soprattutto da dicembre a febbraio) tenete aperto solo per lo stretto necessario al ricambio d’aria;
2) In riferimento al punto 1 aprite (anche parzialmente) più balconi e finestre possibili, su pareti opposte, in modo da creare un flusso d’aria mite costante ed avvertibile che attraversa tutta l’abitazione;
3) Durante le ore serali o al primo mattino se è evidente la necessità di un ricambio d’aria, allora aprite solo leggermente qualche finestra possibilmente dal lato soleggiato o riparato dai venti;
4) Incentivate l’effetto serra! Fate entrare più luce possibile dal lato in cui batte il sole tenendo chiuse le finestre; la luce scalderà il pavimento e l’aria a contatto con esso e rimarrà intrappolata nell’abitazione.
5) Sfruttate il calore ed i vapori caldi della cucina offrendo solo un piccolo spiraglio alla fuoriuscita dei vapori (tramite prese d’aria incassate nel muro o finestre solo leggermente aperte);
6) Se fate la doccia (immagino calda) in una vasca da bagno, chiudete lo scarico e fatela accumulare come quando fate il bagno. Dopo che avete terminato la doccia mantenete l’acqua calda raccolta in vasca per un paio d’ore. Funzionerà come un termosifone che si raffredda gradualmente!
7) Lavate il pavimento con acqua molto calda (salvo indicazioni diverse per pavimenti particolari);
8) Per chi ha un contratto di fornitura elettrica bioraria, è preferibile accendere eventuali stufe elettriche (molto energivore) nelle fasce orarie in cui si risparmia (solitamente dalle 19.00 alle 07.00)
9) Controllate che il termostato collegato all’impianto di riscaldamento funzioni correttamente ed impostatelo su una temperatura non troppo elevata; da 18°C a massimo 24°C per i più freddolosi. Non dormite col riscaldamento acceso perché basteranno delle belle trapunte a tenervi caldi.
10) Diversamente dal caldo, se avete freddo, potete sempre coprirvi!
Se comincerete ad applicare anche parte di queste regole da subito, ora che le abitazioni sono ancora piuttosto calde, i risultati nel medio-lungo termine, per il vostro portafoglio e per l’ambiente, sono garantiti.