La storia si è ripetuta identica per troppi anni, purtroppo. Si arrivava a maggio e Porta Romana era pronta per tornare ad esultare, proclami di battaglia, ritrovato entusiasmo nei rionali, ma poi dentro i canapi c’era sempre qualcosa che andava storto e a trarne le conseguenze, come direbbe Napolitano, sono stati spesso i vertici con continui avvicendamenti durante l’inverno. Ma quest’anno il rione giallorosso si è rinnovato, o meglio, è stato proprio girato come un calzino: una dirigenza nuova di zecca, giovanissima e concentratissima per riportare Porta Romana nei piani alti del Palio.
Come era nei primissimi anni 2000, era geologica a cui risale l’ultimo “vero” vessillo giallorosso. “Il clima è caldissimo, noi siamo il rione che non vince da più anni, c’è l’urgenza di vincere. Una necessità palpabile” il neo presidente Nico Vanni è un fiume in piena, un fiume di enutusiasmo, aspettative, desideri. Vanni ammette che dopo l’ennesima delusione nel 2012, “c’era estrema necessità di ricambio al vertice, i contradaioli stessi ne sentivano il bisogno. E sono orgoglioso di esser stato il prescelto. Intorno a me sento il sostegno di tutti, grandi e piccini. Adesso ci aspettano due anni decisivi”. Due anni di tempo per tornare in alto a tutti gli effetti. “Siamo stati nell’ombra troppo tempo, ci sono stati anche alcuni contrasti interni, ma siamo sempre ripartiti perché chi ha i colori nel cuore non abbandona mai il suo rione. E adesso i giovani stanno portando nuovi stimoli. Certo, secondo me la vivacità giovanile dovrebbe essere sempre combinata con l’esperienza degli adulti…”.
Peraltro i giovani a cui si riferisce Vanni nel 2002 erano ancora bambini e nel 2009 la festa per la vittoria venne oscurata da un Palio tragicomico, con appena due cavalli su sei ai canapi e una gara imbarazzante che l’anno dopo tenne lontano dal Parterre almeno la metà degli spettatori. “L’altro giorno su al circolo abbiamo fatto un paragone con Siena: non vincere da 11 anni qui, è come se una contrada senese non vincesse da oltre mezzo secolo” dice Vanni. A proposito di circolo, è stato riaperto il circolo rionale che si trova in via Roma, del quale il presidente va fiero: “Sono rimasti tutti meravigliati per l’allestimento e per la velocità con la quale l’abbiamo messo in piedi”.
Capitolo Palio: Nico Vanni non si sbilancia su fantini e cavalli, e dice solo che “abbiamo due accoppiate ottime, i miei fantini non sono inferiori a nessuno”. Allora i nomi li facciamo noi, seguendo quelle che sono le voci di paese: si parla di Andrea Chessa e Alessandro Chiti, proprio colui che vinse con Arianna nel 2002. Ovviamente non possiamo confermarle, la speranza giallorossa è comunque di avere fra i canapi qualcuno carismatico, veloce in partenza e ligio alla causa. Insomma, è l’ora che la storia di cui prima abbia un altro finale, iniziando subito a dimenticare la sfortuna dei Giochi dei musici e sbandieratori (il gruppo è stato costretto a ripetere l’esibizione per l’infortunio di un alfiere, scivolato sul selciato). “Teniamo a tutti gli eventi extra Palio e vorrei investire sempre più nel folklore, ma ora come ora Porta Romana ha solo una priorità. Vincere domenica prossima“.
Per quanto riguarda le iniziative di corollario, Porta Romana è prontissima a dare spettacolo con la sua “Mamma…è Palio!”, già iniziata ieri con la presentazione dei nuovi indumenti per fantini e cavalli e la serata amarcord curata da Luciano Borghesi. Stasera la pizzata, domani sera la spaghettata di mezzanotte; mercoledì la rosticciata sotto le logge con tanto di karaoke; giovedì il sangria party con l’intrattenimento di Daniele Porcini; venerdì l’apericina con djset. A chiudere, come ricorda il presidente, l’eccezionale cena propiziatoria di sabato 15 che si tiene in piazza della Collegiata, una location scelta per le sue dimensioni che consentono più posti a sedere della storica piazza del Collegio.