Una raccolta di firme per chiedere le primarie del centrodestra

“Questo è un momento importante, c’è bisogno di un impegno diretto, c’è bisogno di far sentire la voce dei cittadini e ripartire con una politica nuova”. Lo ha detto Gianni Massai, presidente del Circolo Culturale Triskelys aprendo ufficialmente la campagna sinalunghese di raccolta firme tra elettori e simpatizzanti del Pdl per chiedere ai dirigenti del partito un turno di elezioni interno prima delle elezioni politiche, con il quale scegliere i candidati alle Camere.

Ieri mattina al gazebo in piazza, durante il mercato cittadino, volantini e dichiarazioni di intenti, per rendere pratica la proposta lanciata una settimana fa da Firenze dal presidente consigliere comunale del PdL del capoluogo toscano e dirigente nazionale della Giovane Italia, Francesco Torselli. 4 le province che si sono subito dette disponibili a dare avvio alla raccolta: Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto e già diverse le associazioni e i movimenti che hanno deciso di impegnarsi, come l’associazione sinalunghese appunto, ma anche le vicine Arezzo Zero e Officine Creative. Ora, di primarie, ha sottolineato Toselli in una nota, hanno parlato anche l’ex ministro Giorgia Meloni e lo stesso Agelino Alfano, ma l’entusiasmo di cui si è armata una parte degli iscritti viene ridimensionata dai dirigenti senesi del Pdl che in serata, con una nota firmata da Claudio Marignani, Alessandro Manganelli, Donatella Santinelli, Alessandro Nannini, Pietro Staderini, hanno voluto rispondere all’impegno movimentista in merito, e in particolare all’iniziativa del presidente di Triskelys, parlando di “fughe in avanti” da stigmatizzare: “L’iniziativa sarebbe ben condivisibile se concertata con il Partito e rispettosa delle linee guida del Segretario Nazionale, dello Statuto e del regolamento recentemente approvato, che già prevedono l’indizione dei Congressi per l’elezione dal basso dei rappresentati del Partito e probabili primarie per quanto riguarda la scelta dei candidati alle elezioni amministrative e politiche”- si legge.

Secondo i cinque firmatari, “iniziative discutibili e scoordinate” di una parte di iscritti al Pdl hanno un progetto al momento non chiaro, “ma è auspicabile che tutto questo non sia legato solo a porsi in prima fila in vista delle prossime scadenze, senza nel contempo considerare che esiste un “Partito” a cui queste persone hanno liberamente aderito”. Torselli intanto ha reso noti i primi numeri: 500 firme nel primo week-end di raccolta, ad Arezzo e Grosseto, divenute poi 800. 30, in tutta la regione, gli attuali promotori della proposta. L’obiettivo: 30.000 adesioni in Toscana entro febbraio