Umberto Morra, un grande italiano
Ho frequentato le scuole elementari Umberto Morra di Camucia. Vorrei ricordare quest’uomo, perché da quando ero piccola ed ero curiosa di sapere chi era questo signore a cui era intitolata la mia scuola, ho sempre avvolto la sua immagine e la sua storia con la mia fantasia infantile, come se fosse stato l’eroe di una favola. Mi avevano raccontato che nel 1934, durante la dittature fascista, Umberto Morra di Lavriano era l’unico cortonese che aveva votato “no” a delle elezioni in cui il voto non era segreto, poiché era riconoscibile dal differente colore della scheda. Nella mia immaginazione vedevo quest’uomo elegantemente vestito che andava al seggio con la sua valigia per votare e poi partire. Se fosse stato l’unico a votare “no” non lo posso sapere, però che fu segnalato dal segretario federale di Arezzo e al capo della polizia dal segretario del P.N.F. , sì, è possibile leggere la segnalazione ad Achille Starace e viene riportato ciò che disse Umberto Morra a chi gli fece notare che forse si stava sbagliando, perché aveva chiesto la scheda del “no”. Rispose che erano loro che si stavano sbagliando. E nella mia immaginazione avevo visto giusto, nel 1986 fondò il “Centro permanente per la Pace ‘Umberto Morra’