Tre ingegneri chiusini sono stati protagonisti del lancio di Vega, primo razzo dell’Agenzia spaziale europea (Esa), avvenuto lunedì scorso a Kourou, nella Guyana francese. Si tratta di Luca Marrocchi, Luca Boccaletto e Alessandro Trippi, che hanno lavorato a un vettore spaziale realizzato in Italia e frutto di un lungo lavoro avviato nei primi anni ’90, con un impulso decisivo negli ultimi nove anni.
Trentunenne, ingegnere elettronico con indirizzo aerospaziale, laureatosi a Perugia, Luca Marrocchi era a Kourou dal novembre 2011, salvo brevissime parentesi chiusine. Il suo coinvolgimento nell’importante progetto europeo – che ha visto come partner principali Italia e Francia ma che ha coinvolto anche Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Svizzera e ha portato in orbita satelliti italiani, francesi, e i primi di Romania, Ungheria e Polonia – è avvenuta grazie al Centro ricerche di eccellenza “Il Pischiello” di Passignano sul Trasimeno (Perugia), per cui Luca lavora e che da anni collabora con l’Agenzia Spaziale Italiana e con Esa. È un esperto di progettazione e program management nell’ambito del sistema di telemetria e rilascio di payload, Lares, per il primo lancio del Vettore europeo generazione avanzata (Vega). Inoltre, ha lavorato nella progettazione e program management nell’ambito del sistema di condizionamento dei sensori di flusso termico, sempre di Vega. Luca Boccaletto, nato a Chiusi nel ’74, si è laureato in Ingegneria aerospaziale all’università di Pisa. Ha frequentato un corso di dottorato di ricerca presso il politecnico di Marsiglia. È esperto di propulsione e è detentore di un brevetto riguardo ad un ugello di propulsione per l’espansione di gas supersonici. In Esa ha seguito i progetti per i lanciatori Ariane e attualmente è responsabile per i check funzionali e i sistemi di riempimento del propellente per lo stadio alto del nuovo lanciatore Vega. Infine, Alessandro Trippi, sessantenne, è figlio dello professore che ha lavorato all’ospedale di Chiusi. Lavora per l’Agenzia spaziale europea ed è un ingegnere esperto di propulsione liquida.Vive a Roma e lavora a Frascati, ma quando andrà in pensione vuole tornare a vivere a Chiusi, dove si reca ogni volta che può. Il sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, attraverso Facebook ha da tempo stabilito un contatto con i celebri ingegneri. Esprime “orgoglio, per queste eccellenze della nostra città”. Ed ora attende i tre personaggi a Chiusi per un incontro ufficiale, e per estendere loro la riconoscenza e l’ammirazione dell’intera comunità chiusina.
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