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Siccità e riserve idriche: la situazione si fa critica

La pioggia, quella vera, continua ad essere una chimera per la Val di Chiana, l’aretino, la Toscana e gran parte dell’Italia centrale. Da ottobre a dicembre è caduta in media meno del 50% della pioggia che cade normalmente in quel trimestre.L’ammanco pluviometrico dura però da oltre un anno e sta facendo sentire i suoi effetti sulle risorse idriche presenti negli invasi. Problemi di approvigionamento anche dai pozzi artesiani.

Il bacino di raccolta più importante per la Val di Chiana è quello della diga di Montedoglio, sul fiume Tevere, che dopo i noti problemi dovuti alla rottura di un muretto di contenimento il 29 dicembre 2010, sta tornando lentamente a regime. L’invaso fornisce acqua per uso potabile ai comuni di Arezzo, Subbiano, Capolona, Civitella in Val di Chiana e ad alcuni comuni della Val Tiberina, mentre copre le richieste per uso irriguo di tutta la Val Tiberina, dell’area del Trasimeno e di alcune zone vicine ad Arezzo.

Il Dott. Diego Zurli, Direttore Generale dell’EIUT (Ente Irriguo Umbro Toscano), responsabile della gestione dell’invaso, intervistato telefonicamente espone ampiamente la situazione attuale e dice: ”Ad oggi sono presenti circa 29 milioni di metri cubi di acqua su un massimo consentito di 70 milioni. Nelle condizioni di disponibilità attuali abbiamo circa quattro mesi di autonomia. Se non dovesse piovere durante la stagione primaverile la situazione potrebbe farsi ancora più seria”. Lo stesso riferisce che già da qualche settimana è aperto un tavolo tecnico tra enti di gestione e autorità locali per gestire quella che è divenuta ormai una vera e propria emergenza.

Dal punto di vista meteorologico ci sono caute speranze di una variazione seppur parziale della circolazione atmosferica che negli ultimi mesi ha inibito le piogge sulla Toscana. Dal 24-25 gennaio le correnti dovrebbero farsi più umide e instabili, sebbene al momento i modelli matematici non indichino la possibilità di precipitazioni particolarmente abbondanti. Insomma l’acqua sta divenendo una sorta di oro blu e noi continueremo a monitorare la situazione.

Francesco Paolo Barile

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Francesco Paolo Barile

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