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Dopo Le storie del signor Keuner di Brecht, Roberto Andò e Moni Ovadia tornano a collaborare nella riscrittura del Mercante di Venezia di William Shakespeare per un nuovo spettacolo che si inserisce nel solco di quel teatro musicale su cui Moni Ovadia con la sua Stage Orchestra ha da sempre centrato la sua ricerca espressiva, fondendo la sua esperienza di attore e di musicista.
Il grande tema del Mercante di Venezia è l’equivalenza fra il denaro e la vita umana, nel conflitto tra Shylock e il mondo cristiano della Venezia medievale, ovvero la completa coincidenza tra la sfera finanziaria e quella esistenziale.
A partire da questo presupposto, nella riscrittura di Andò e Ovadia, si delinea la figura di un mercante, un multimiliardario che, nella zona di confine fra la finanza legale e quella illegale, tratta ogni sorta di merci da quelle virtuali della finanza – quelle efferate della droga e della vita umana: tratta di uomini, donne e organi. Questo mercante è venuto a sapere che un grande regista, oggi fuori dal mercato, ha coltivato per tutta la vita il sogno di mettere in scena Il Mercante di Venezia ed essendo a sua volta ossessionato dall’opera di Shakespeare per una perversa identificazione psicologica con il personaggio di Shylock, lo convoca per offrirgli l’opportunità di finanziare la produzione. Ma nel contratto che gli propone c’è una clausola: il regista gli dovrà una libbra di carne, il cuore. Il regista sa che oggi l’unico prezzo accettato in cambio dell’arte è la vita. Lo spettacolo percorre il testo del capolavoro shakespeariano nelle prove di una compagnia solo parzialmente costituita di cui sono stati convocati gli attori per i ruoli principali, i musicisti e un suggeritore. Talora, nelle scene più corali, alcuni musicisti “indosseranno” meccanicamente il ruolo di qualche personaggio. In scena, nel ruolo di Shylock, un interprete di eccezione: Shel Shapiro. Pioniere della musica rock in Europa e uno dei padri della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, il mitico leader dei The Rokes, ha proseguito la sua carriera come autore arrangiatore e produttore per approdare negli ultimi anni sulle scene teatrali con il recital Sarà una bella società su testi di Edmondo Berselli.
Su tutto lo svolgersi delle prove incombe la relazione perversa instauratasi fra il produttore multimiliardario criminale e il regista disposto a cedere la vita per il suo teatro, relazione che replica all’inverso il rapporto estremo fra Shylock e Antonio.
Lo spettacolo finisce per innestarsi su due leit-motiv ossessivi: la libbra di carne intesa come metafora della morte e del sesso e il celebre monologo di Shylock «se ci pungete non sanguiniamo?».
L’appuntamento è per venerdì 23 aprile, alle 21.15, al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino. Per info e prevendite, Pro Loco 0575-65.82.78.
Fondazione Toscana Spettacolo
Nuova Scena – Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Shylock
Il mercante di Venezia in prova
in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
da Il mercante di Venezia di William Shakespeare
adattamento di Roberto Andò e Moni Ovadia
regia di Moni Ovadia
con Moni Ovadia e Shel Shapiro
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