Sono giorni, questi di febbraio, in cui si sta scrivendo una pagina della storia climatologica di una grossa fetta dell’Europa e dell’Italia. Il paragone col ’56 o col più vicino 1985 non era azzardato, meritava solo delle conferme alle quali avremmo volentieri rinunciato.
Dopotutto l’aretino, per il momento, può considerarsi “fortunato”. Dopo i due giorni di neve della settimana scorsa la situazione si è normalizzata al contrario di tante altre zone d’Italia che stanno vivendo una lunga emergenza. A meno di 100km dalle nostre lande, sul versante adriatico di Romagna e Marche, nevica quasi ininterrottamente da una settimana con accumuli di neve che localmente oltrepassano i due metri, con situazioni drammatiche per coloro che sono rimasti isolati nei paesi e nelle frazioni di montagna.
La Valdichiana sta vivendo giorni di ghiaccio con sprazzi di sole alternati a un po’ di nevischio e con temperature praticamente sempre sotto lo zero (0/-1°C di giorno, -4/-6°C di notte).
Questa ferita inferta dall’anticiclone siberiano, responsabile di aver pompato aria come da un gigantesco freezer, non si rimarginerà presto. Probabilmente dovrà trascorrere almeno un’altra settimana prima che si cominci a intravedere la luce in fondo al tunnel. Nel frattempo, mentre oggi ha ripreso a nevicare per nubi che riescono a valicare l’appennino, ci si prepari a vivere un nuovo possibile episodio di neve nelle giornate di venerdì e sabato a causa di un nuovo vortice gelido in arrivo dalla madre Russia.
Una nota fuori dal campo meramente meteorologico. Il 2012 sembra accanirsi sui popoli e non solo in senso meteorologico. In una delicatissima congiuntura economica come quella nella quale ci troviamo uno dei cataclismi che ci saremmo volentieri risparmiati era un’ondata di gelo e neve di portata epocale. Avvertiremo le conseguenze anche nelle prossime settimane e nei mesi a venire ma non ci resta che affrontare le difficoltà con coraggio e solidarietà nella speranza di aver imparato ancora una volta qualcosa dalla natura, con la quale condividiamo un sottile, vitale equilibrio.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…