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Da liberale, potrei citare Giolitti, Pannunzio, Croce, Einaudi, Malagodi e, da ultimo, Montanelli. Tuttavia non esiste personaggio storico italiano capace di un’incontrastata unanimità di consensi di Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi. Da Livigno a Lampedusa, non c’è italiano o italiana che non riconosca allo stallone nazionale doti di rappresentatività istituzionale uniche ed insuperate.
Un bandierone di 30 centimetri liberale negli approcci e democraticissimo nelle scelte, in grado di piegare sotto l’italico vessillo gli statisti più navigati e gli storici più scettici. Nudo fuori e nudo dentro: ecco, sono io, sono Rocco, sono italiano, non ho nulla da nascondere, e questo è il mio biglietto da visita. Abbiatene cura, perché è tutto quello che possiedo.