Province: il Cal approva due opzioni, in entrambe Arezzo è autonoma

Ha finalmente “quagliato” il Consiglio delle autonomie locali, l’organo regionale incaricato di discutere e redarre un piano per la riorganizzazione delle province toscane da sottoporre poi al Consiglio Regionale e, successivamente, al vaglio del Governo. Nell’organo figurano anche rappresentanti aretini, fra cui il Presidente Vasai, il Sindaco di Arezzo Fanfani, due Sindaci della Valdichiana (Margherita Scarpellini di Monte San Savino e Luigi Bittoni di Castiglion Fiorentino) e il Sindaco di Pergine Paola Prizzon.

Nelle varie sedute susseguitesi il fronte aretino è rimasto compatto in difesa dell’opzione Arezzo provincia autonoma prima di tutto perchè in possesso dei requisiti numerici richiesti e di fatto ha portato a casa il risultato sperato che qualche settimana fa pareva una chimera: pur mancando l’accordo su un piano unico nei due che saranno presentati al Consiglio Regionale Arezzo è sempre contemplata come provincia a sè stante. Il nodo, che non riguarda a questo punto Arezzo, sta tutto nelle altre province: il primo piano prevede Arezzo, Siena-Grosseto, Massa-Lucca, Pistoia-Prato, Pisa-Livorno più l’area metropolitana di Firenze; il secondo ha come variante l’accorpamento fra Lucca-Massa-Pistoia-Prato

Dopo l’esame del Consiglio Regionale il 26 Ottobre il piano sarà esaminato dal Governo. Commenti positivi sono arrivati subito dopo la fine dell’assemblea dei rappresentanti aretini, Vasai e fanfani in testa, e anche del Segretario Provinciale PD Marco Meacci che hanno comunque ribadito la necessità di mantenere alta l’attenzione per superare anche gli ultimi passaggi