{rokbox title=| :: |}images/italia150/pasolini2.jpg{/rokbox}
Parlo volentieri di quello che ritengo uno straordinario esempio di italianità: Pier Paolo Pasolini. Un grande italiano, perché conosceva gli italiani del passato, del (suo) presente e del futuro. Del passato, per la sua profonda competenza nella cultura classica (numerosi i suoi “flirt” con la classicità: Medea, Edipo Re, Appunti per un’Orestiade africana, le traduzioni di Plauto in romanesco ecc.), le sue ricerche sul cristianesimo (il Vangelo secondo Matteo) e sulla grande tradizione letteraria e artistica del nostro paese (il Decameron).
Del presente, per la sua ossessiva attenzione agli sviluppi socio-economici e politici dell’età del boom (sia per le fasce degradate, come in Ragazzi di vita, sia per la classe dirigente, come in Petrolio, romanzo pubblicato solo dopo la sua tragica e misteriosa morte). Del futuro, perché PPP aveva compreso quale strada avrebbe imboccato la società italiana, ben prima che diventassero famosi personaggi come Gelli, Di Pietro o Berlusconi. Fu lui a parlare per primo di mutazione antropologica causata dal consumismo e dal mezzo televisivo; riconobbe con largo anticipo le metastasi di una prima repubblica in agonia (con accuse circostanziate nei suoi Scritti corsari e negli abbozzi di Petrolio) e preconizzò persino il fallimento delle istanze sessantottine (nella celebre elegia – nel senso del miglior Solone – “Il PCI ai giovani”). Potremmo scrivere volumi sull’attualità di questa figura di “marziano”, convintamente deideologizzato in un’epoca fradicia di ideologia, esplicitamente omosessuale quando era scandaloso dichiararlo, indipendente sempre e comunque, nemico di qualsiasi adesione scontata, neppure quando avrebbe fatto comodo. In una parola, anticonformista, nel senso positivo del termine. In una parola, italiano.
Alessandro Ferri
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…