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Pier Paolo Pasolini: uno straordinario esempio di italianità

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Parlo volentieri di quello che ritengo uno straordinario esempio di italianità: Pier Paolo Pasolini. Un grande italiano, perché conosceva gli italiani del passato, del (suo) presente e del futuro. Del passato, per la sua profonda competenza nella cultura classica (numerosi i suoi “flirt” con la classicità: Medea, Edipo Re, Appunti per un’Orestiade africana, le traduzioni di Plauto in romanesco ecc.), le sue ricerche sul cristianesimo (il Vangelo secondo Matteo) e sulla grande tradizione letteraria e artistica del nostro paese (il Decameron).

Del presente, per la sua ossessiva attenzione agli sviluppi socio-economici e politici dell’età del boom (sia per le fasce degradate, come in Ragazzi di vita, sia per la classe dirigente, come in Petrolio, romanzo pubblicato solo dopo la sua tragica e misteriosa morte). Del futuro, perché PPP aveva compreso quale strada avrebbe imboccato la società italiana, ben prima che diventassero famosi personaggi come Gelli, Di Pietro o Berlusconi. Fu lui a parlare per primo di mutazione antropologica causata dal consumismo e dal mezzo televisivo; riconobbe con largo anticipo le metastasi di una prima repubblica in agonia (con accuse circostanziate nei suoi Scritti corsari e negli abbozzi di Petrolio) e  preconizzò persino il fallimento delle istanze sessantottine (nella celebre elegia – nel senso del miglior Solone – “Il PCI ai giovani”). Potremmo scrivere volumi sull’attualità di questa figura di “marziano”, convintamente deideologizzato in un’epoca fradicia di ideologia, esplicitamente omosessuale quando era scandaloso dichiararlo, indipendente sempre e comunque, nemico di qualsiasi adesione scontata, neppure quando avrebbe fatto comodo. In una parola, anticonformista, nel senso positivo del termine. In una parola, italiano.

 

 

Alessandro Ferri

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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