Novità in tema di MediaEtruria? Può darsi. Sicuramente sulla posizione del Governo, elemento che dopo gli studi di fattibilità commissionati dalle Regioni Umbria e Toscana sarà decisivo in caso di scelta finale, emerge qualche elemento dalla risposta del sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro in replica a un’interrogazione della deputata di Scelta civica Adriana Galgano.
Il Sottosegretario ha chiarito che non ci potranno essere deviazioni di percorso dei Frecciarossa e dei Frecciargento che quotidianamente uniscono nord e sud del Paese, quindi sarà preferibile andare a costruire una stazione del tutto nuovo piuttosto che adattare una esistente lungo la linea Firenze – Roma (cioè Chiusi, Terontola, Arezzo)
“Non si intravede altra soluzione se non quella di individuare una stazione lungo la medesima linea e che disti circa 50 chilometri, le soluzioni potrebbero essere Valdichiana (intesa come Ristradella n.d.r.) – Farneta. In questa maniera verrebbero mantenuti i tempi di percorrenza ragionevolmente celeri per portare i passeggeri verso la capitale, che peraltro fanno propendere per la creazione di una stazione ex novo“
“Innanzitutto” ha ricordato De Caro “nell’ipotesi di sfruttare le attuali stazioni con l’utilizzo delle interconnessioni presenti, si registrerebbe un allungamento del tempo di percorrenza di 11 minuti per Arezzo e 13 minuti per Chiusi. Invece, per quanto concerne l’utilizzo di una nuova infrastruttura, le analisi svolte hanno evidenziato un perditempo di 5.5 minuti per una sosta di due minuti come nel caso della stazione Mediopadana”
Da tenere in considerazione, secondo il Sottosegretario, anche le variabili dei costi e il numero dei passeggeri: una nuova stazione costerebbe 40 milioni di euro, appoggiarsi su una esistente implicherebbe un esborso contenuto fra i due e i quattro milioni. Sul fronte dei viaggiatori serviti, uno studio proprio della Regione Umbria sulle cinque soluzioni tecniche sulle quali e’ in corso una valutazione, De Caro ha evidenziato che nel caso di Arezzo ne beneficerebbero potenzialmente 2,6 milioni di persone, si arriverebbe a circa 3 milioni con la stazione a Rigutino, a 2,65 in Valdichiana e a 2,4 milioni nella fermata attuale di Chiusi.
Quindi abbiamo anche qualche elemento in più per i costi (circa 40 milioni di euro) e sul potenziale bacino di utenza, che porrebbe in lieve vantaggio numerico la soluzione Rigutino-Ristradelle.
Nessun cenno e nessuna valutazione, da parte del Sottosegretario, sulla situazione della rete infrastrutturale del trasporto su gomma con cui i passeggeri dovrebbero raggiungere la nuova stazione
La Galgano, da parte sua, ha invitato il Governo a non sopravvalutare le stime di traffico analogamente a quanto accaduto per la Mediopadana chiedendo di focalizzare l’attenzione sulla difficile connessione che avvolge il territorio regionale, immerso ancora nella crisi e tagliato fuori da unioni rapide con Roma (tre ore di percorrenza per arrivarci da Perugia) e con Milano (in questo caso il viaggio dura cinque ore). De Caro ha concluso che ogni valutazione del Governo potrà avvenire quando sarà definito uno stadio più avanzato degli approfondimenti in corso.
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