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Peppino Impastato e quei cento passi

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Ciao Peppino, ti scrivo qui su ValdichianaOggi.it perchè penso tu sia stato un grande italiano, uno come tanti, vero, genuino, dalla parte di chi crede nell’Italia, nella libertà, in valori veri sinceri e senza tempo, senza se e senza ma, lottando ogni giorno per un paese migliore, senza mafia, anche se hai avuto la sfortuna di nascere in una famiglia mafiosa.

 

Non è la prima volta che nella mia vita mi sono trovato a prenderti ad esempio, lo sei stato nella mia adolescenza e lo sei tutt’ora e con il tuo nome ed il tuo fare, mi hai regalato momenti commoventi, grande spinta verso il futuro e mi hai fatto capire da che parte stare, perchè si, da una parte bisogna stare, perchè scegliere è un diritto, ma anche e soprattutto un dovere. Non mi piace considerarti un eroe, anche se vivere a 100 passi dalla bomba e respirare l’aria di chi ogni giorno ha il modello mafioso come canone per l’organizzazione della società è difficile, asfissiante, umiliante. Tuttavia caro Peppino, ti considero uno dei più grandi italiani di sempre, una persona che ha creduto nella cultura e nell’informazione come mezzi per combattare l’ignoranza e la mafia, quindi sei un vero fautore d’unità. Ti hanno assassinato nella notte tra la notte dell’8 e del 9 maggio 1978 perchè forse avevi davvero trovato la strada e lo spazio per una “rivoluzione con avanguardia”, dove l’avanguardia erano la tua schiettezza, conoscenza, semplicità ed onestà. Quel tragico 9 maggio del 78 che vide rendere oltre al tuo corpo quello di Aldo Moro, assassinato materialmente dalle Brigate Rosse. Oggi più che mai il tuo esempio non deve essere dimenticato, bensì valorizzato, esaltato, reso noto.

Grazie Peppino, grazie per le emozioni che mi hai fatto provare nella vita, grazie per il tuo nome a circoli, luoghi di cultura, luoghi di legalità, spazi d’aggregazione. Grazie Peppino, perchè m’hai fatto capire che “lo zio Tano” non è solo in Sicilia perchè tu lo sai bene, tu, che l’hai avuto troppo vicino, a cento passi

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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