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Parla il Sindaco di Lucignano Maurizio Seri. La nostra intervista

Quando hai parlato di dimissioni in molti non ci hanno creduto… sei ancora convinto di quello che hai detto e soprattutto… è cambiato nulla in queste settimane?

In oltre 7 anni di mandato è la prima volta che parlo apertamente di dimissioni. Ritengo, quindi, per chi mi conosce, di essere credibile quando affermo certo cose. Dico anche che mi auguro di non dover dare seguito a quelle dichiarazioni. Nelle ultime settimane ho ricevuto tanti attestati di stima e di solidarietà che mi hanno fatto particolarmente piacere da parte di comuni cittadini, colleghi amministratori e dai responsabili locali e provinciali del mio partito il PD.

Insieme al mio partito stiamo affrontando, concretamente ed in modo condiviso, questa situazione. È chiaro a tutti che i problemi non nascono né dal mio partito, né dai livelli amministrativi locali.

Quali sono, nel concreto, le difficoltà riscontrate a Lucignano? Si tratta solo delle conseguenze dei tagli dello Stato o vi è qualcosa di altro?

Più che di tagli parlerei di drammatica incertezza riguardo agli enti locali. Incertezza sia di carattere finanziario che normativo. È da soltanto una settimana che abbiamo conosciuto l’entità dei trasferimenti 2011 da parte del governo ma l’attività del comune è iniziata il 1° gennaio e non il 1° agosto. Per il 2012 le previsioni sono ancora più buie e la crisi di credibilità politica che sta investendo l’Italia chissà quali altri conseguenze produrrà per i cittadini e gli enti locali.
Lucignano ha problemi di liquidità dovuti sia ai mancati trasferimenti, sia al fatto che abbiamo da sempre adottato politiche volte a dare servizi ai cittadini, sia di carattere sociale che di sostegno allo sviluppo economico del nostro territorio. Essendo in un periodo di drammatica crisi e recessione in questi ultimi anni sono venute a mancare progressivamente parte di quelle entrate finanziarie che consentivano una equilibrata gestione economica, siamo dovuti ricorrere in modo obbligatorio alla anticipazione di cassa con i costi aggiuntivi che questo comporta. Siamo convinti, però, che la nostra politica di sostegno ai cittadini ed allo sviluppo abbia prodotto importanti effetti positivi per la nostra comunità e, quindi, siamo decisi nel proseguire su questa strada soprattutto in un’epoca di oggettive difficoltà come l’attuale.

Leggendo della tua volontà di dimetterti qualcuno ha storto il naso. Non pensi che rischierebbe di essere un atto irresponsabile e che peggiorerebbe la situazione?

L’unico atto da irresponsabili è quello di non dire quello che si pensa e di sottostare sempre alle imposizioni che giungono dall’alto. Nella vita un po’ di coraggio bisogna usarlo e chi come me fa l’Amministratore Pubblico per senso di servizio e di profondo attaccamento al proprio paese non può accettare la situazione attuale dove a pagare sono sempre i soliti. Invece di storcere il naso coloro dovrebbero aprire le menti e riflettere sul perché di questa situazione. Forse capirebbero che i Comuni rappresentano la prima e certe volte ultima porta di collegamento tra i Cittadini e le Istituzioni e che quindi sono enti da valorizzare e non da distruggere come qualcuno intende fare.

A parte l’ANCI, che è molto attiva e ti ha anche tributato sostegno, mi pare che manchi a livello nazionale e locale una battaglia unitaria e forte in difesa degli enti locali in questo momento difficilissimo. La politica è lontana e ogni Sindaco sembra doversi difendere da solo assumendo iniziative autonome. Perchè?

Sono d’accordo che manchi a livello nazionale un’attenta valutazione del rischio tenuta enti locali. Devo, però, sinceramente riconoscere una decisa e positiva azione politica ed amministrativa almeno in ambito provinciale e questo mi conforta. Come Sindaci di zona, appartenenti alla stessa area politica di riferimento e supportati dalla dirigenza provinciale, ci siamo più volte incontrati ed abbiamo già preso importanti decisioni per il futuro.

Visto che qualcuno pensa che sindaci e consigli comunali siano un costo della politica…puoi dirci quanto costano davvero il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali a Lucignano?

Il Sindaco come è noto percepisce 1575,00€ al mese non utilizza auto blu e autista ma si reca nelle numerose riunioni ed incontri istituzionali utilizzando la propria auto privata. Gli Assessori che sono 4 percepiscono : il Vice Sindaco 400,00€, 2 Assessori 307,00€ , 1 Assessore 153,00€ visto che è lavoratore dipendente. I Consiglieri percepiscono circa 16,00€ quale gettone di presenza.
Il Sindaco ed i componenti della Giunta Comunale non percepiscono nessun gettone di presenza né durante lo svolgimento delle riunioni di Giunta,né durante i Consigli Comunali, né quando partecipano alle riunioni in enti pubblici in cui hanno quote societarie.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Purtroppo attualmente stiamo attraversando un bruttissimo momento di crisi, com' è ampiamente descritto nell' articolo, e tutti siamo a conoscenza delle varie difficoltà economiche che hanno tutti i singoli cittadini e gli enti pubblici, come in questo caso. Il fatto che il sindaco, sia venuto fuori con un' esternazione del genere, lo trovo totalmente fuori luogo, perchè è soprattutto in momenti come questo che dovrebbe lottare con anima e corpo, ancor più di quanto ha fatto fino ad ora per trovare soluzioni che permettano di trovare rimedi per alleviare la pesante situazione che si è venuta a creare. Lasciare adesso sarebbe un atto di villiaccheria e di non rispetto, verso tutti i cittadini che due anni fa gli hanno dato nuovamente fiducia. Sarebbe come se un padre di famiglia un "bel giorno" decidesse di piantare in asso tutti perchè si è annoiato dei suoi cari e del suo lavoro, evadendo verso qualche meta che secondo lui lo potrebbe liberare da tutto e da tutti. Come se non bastasse le eventuali dimissioni del sindaco, andrebbero ad aggravare ulteriormente la già precaria situazione finanziaria del comune, visto che si dovrebbe riorganizzare una nuova campagnia elettorale, la quale naturalmente avrebbe dei costi che in questo momento sarebbe meglio evitare per il bene di tutto il popolo. Se accadesse tutto questo sarebbe un' ulteriore dimostrazione di inaffidabilità delle personalità politiche a svolgere il proprio lavoro. E se la situazione economica mondiale in cui ci troviamo attualmente è questa, parte della colpa è anche di personaggi del genere.
    PARIDE NASONI

  • Signor Nasoni,
    dal suo commento noto una certa preoccupazione sul fatto che il sottoscritto possa lasciare la guida dell'Amministrazione Comunale di Lucignano, di questo la ringrazio. Voglio rassicurarla che sto lottando anima e corpo per vedere risolti alcuni problemi del mio paese tra i quali quello del lavoro che per me riveste priorità assoluta. Credo di non avere grandi responsabilità sulla crisi economica mondiale visto che a Lucignano negli ultimi 5 anni sono aumentati di circa 60 unità le persone che lavorano in ambito turistico, grazie anche alla promozione svolta dall'Amministrazione Comunale; il saldo attivo tra attività economiche aperte e chiuse è pari ad 11; abbiamo investito nel verde ed arredo urbano con grandi benefici sulla qualità della vita; certo c'è molto da fare e migliorare personalmente però mi sento con la coscienza assolutamente a posto.
    Grazie per il suo commento.
    Maurizio Seri

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Michele Lupetti
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