Una delle tendenze più evidenti di questa ultima campagna elettorale: andare incontro alla gente, ai cittadini, alle persone, a quella che una volta si soleva chiamare “società civile” (brutto nome peraltro….chi sarebbero gli ‘incivili’? i politici?) utilizzando strumenti aggregativi sempre meno politici e sempre più spettacolari e gastronomici. Esempi a decine in questa intensissima kermesse che ormai si avvia a conclusione, con “botti” di estremo rilievo.
Non citeremo troppe cose, vista la par condicio, ma s’è visto davvero di tutto. E soprattutto s’è vista in modo chiaro la nuova regola: non si devono più fare comizi puri e semplici (roba ormai da epoca preistorica), neppure “cene”, “aperitivi” e “apericene” (nuovo vocabolo che sta a significare un buffettino leggero) o “degustazioni” (un quasi sinonimo dei precedenti), ma bisogna mescolare queste formule con fantasia unendo ad esse lo spettacolo. Spettacolo nel vero senso della parola: con professionisti. Spesso comici, altre volte personaggi della Tv, comunque famosi. A volte affiancati ai “big” della politica nazionale, che da soli (a parte alcuni casi) non sono più in grado di attrarre interesse di massa.
Meno politica e più costume quindi, meno prediche e più show. Perchè bisogna andare incontro alla gente, attrarla, portarla verso sè.
S’è vista pure, tanto per fare un esempio, la sorella di Belen Rodriguez. Cecilia. Comici di grande fama locale, candidati nelle liste, non hanno disdegnato show. Anche gente di Zelig s’è vista. Ovunque musica, dj, bande, piccole orchestre. E domani sera arriverà il politico-comico, ossia Beppe Grillo, in quel d’Arezzo.
L’esempio, probabilmente, un po’ è quello di Matteo Renzi che su questo poli-tainement è stato sicuramente un precursore, trasformando le sue occasioni pubbliche in qualcosa di molto teatrale e pieno di colpi di scena. Ovviamente ci si organizza per replicare l’esempio in piccolo, non dimenticandoci che siamo comunque in una terra di grandi splendori e tradizioni eno-gastronomiche, e quindi il mangiare ci deve essere sempre, perchè tira davver e tirerà sempre.
Niente più sbadigli, quindi, con la politica ora ci si diverte. Ma la domanda è questa: in questo modo si fa politica davvero?