Il Consiglio Comunale
Esprime
la propria preoccupazione sui tagli previsti dalla manovra correttiva dei conti pubblici (DL 31 maggio 2010 n. 78) approvata dal Governo sugli enti locali.
Una manovra resa necessaria oltre che per far fronte alla speculazione sulla moneta unica, così come richiesto dall’Unione Europea ed anche per correggere i nostri conti pubblici che hanno visto un aumento della spesa corrente per l’anno 2009 di 15 miliardi/€ e l’innalzamento del rapporto debito/Pil al 116%.
L’Amministrazione Comunale di Lucignano non intende svolgere un ruolo passivo in questa delicata fase per cui, consapevole delle difficoltà attuali e future,
propone,
chiedendone l’approvazione, alcuni interventi che possono da subito produrre risparmi da dedicare ad interventi di sostegno nel settore sociale e scolastico:
– Utilizzare a pieno la posta elettronica certificata, entro il 1 gennaio 2011, come da provvedimento Min. Brunetta, per inviare ai consiglieri comunali tutti gli atti dell’Amministrazione. Si avrebbe un risparmio economico notevole per la carta, l’inchiostro, i macchinari e di personale oltre che un apprezzabile risparmio ambientale.
– Adeguamento da subito, senza aspettare l’entrata in vigore del DL n.78, dell’adeguamento delle indennità di funzione così come previsto all’art.5 comma 7.
– Tenuto conto che il comune di Lucignano partecipa con proprie quote a numerose società pubbliche gestite da consigli di amministrazione composti per la quasi totalità da ex amministratori locali, tutto ciò premesso incarica il sindaco a farsi promotore della riduzione nella misura massima di quanto indicato nell’art. 6 DL 78 31 maggio 2010.
L’Amministrazione Comunale di Lucignano intende, altresì, attivarsi immediatamente con la regione Toscana affinché siano superati i Consorzi di Bonifica e che tali funzioni passino alle Provincie come sancito dall’art. 118 della nostra Costituzione.
L’Amministrazione Comunale di Lucignano intende, per ultimo, attivarsi quanto prima con il Governo centrale ed il Parlamento affinché sia predisposto un provvedimento, con validità retroattiva, mediante il quale si determina in 2500,00€ l’assegno mensile netto massimo di pensione a favori di ex Parlamentari, eliminando altresì nei loro confronti tutti i benefit.
Si chiede, inoltre, un impegno forte a rivedere, entro i termini della manovra economica, la possibilità di un ridimensionamento delle pensioni che superino i 2500,00€ mensili a qualsiasi titolo percepite.
Tutti i risparmi derivati dovranno essere utilizzati a sostegno delle politiche sociali e scolastiche