{rokbox title=| :: |}images/montesansavino2.jpg{/rokbox}Dopo il rinvio del mese scorso non è riuscito ad andare in porto il Consiglio Comunale di Monte San Savino che si svolgeva nel tardo pomeriggio di ieri. All’ordine del giorno una serie di punti molto importanti fra cui il Piano di Recupero di un compesso residenziale a Le Fornaci, alcune modifiche allo statuto comunale, la costituzione in forma associata dell’ufficio di Segretario Comunale, il programma opere pubbliche per il triennio 2010/2012 e altro ancora.
Già dalle interrogazioni e dalla prima votazione, su un assestamento di bilancio, si era capito che si sarebbe trattato di una seduta molto particolare e tesa: i tre ‘ribelli’ Maffezzoli, Mezzetti e Ricci hanno votato contro, spalleggiati anche dai 5 consiglieri della minoranza di centro-sinistra. Il provvedimento è stato approvato quindi con soli 9 voti favorevoli (8 consiglieri di maggioranza più il Sindaco) e 8 contrari.
Non appena poi l’assessore Piccinotti ha dovuto abbandonare l’aula per motivi di salute i consiglieri ribelli hanno alzato il tiro abbandonando l’aula, un gesto che ha rappresentato un chiaro ed inequivocabile segnale politico. A quel punto i 5 consiglieri di minoranza li hannoseguiti, ritenendo che, come ha dichiarato il consigliere Laura Vichi della lista di centro sinistra: “la responsabilità di governare deve essere nelle mani di chi ha avuto il mandato dai cittadini. Mancando una maggioranza politica i nostri voti non possono avallare decisioni prese da altri”. Ciò ha creato un accesso scambio di opinioni e l’assenza del numero legale, portando così ad un ulteriore inevitabile rinvio della seduta.