(Rivolto a tutti i politici od aspiranti tali: A VOLTE SI GUARDA LA SALVIA MA NON L’ARROSTO)
Ancora una volta sta venendo meno la tutela del cittadino ed ancora una volta vincono le lobbies ed i poteri forti.
Che il nostro governo fosse incline a questo tipo di concessioni lo avevamo capito quando ad esempio aveva permesso il rientro dei capitali dall’estero attraverso lo scudo fiscale con la misera imposta straordinaria del 5%.
Oggi celata all’interno del maxi emendamento governativo, sul quale anche Napolitano ha evitato di prendere una posizione più radicale, esiste una norma che rivoluziona quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nel mese di Dicembre.
La Sentenza della Corte di Cassazione stabiliva che era legittimo richiedere alle banche la restituzione di quanto illegittimamente addebitato con un termine di prescrizione perentorio ( termine per l’esercizio del diritto alla restituzione di quanto indebitamente pagato): 10 anni dalla chiusura del conto.
L’anatocismo è la diversa modalità di capitalizzazione degli interessi passivi attuata dalle banche : trimestrale quelli a favore delle banche e annuale quelli a favore del cliente.
L’effetto prodotto da questa frequenza di ricapitalizzazione provoca una lievitazione esponenziale del debito: un gioco che ha generato per le banche lauti interessi.
Negli emendamenti al decreto posti in essere dal governo si stabilisce, al n.2 quinquies comma, 9 che sia modificato il termine per la richiesta di restituzione degli interessi illegittimi portandolo a 10 anni dalla annotazione (registrazione) in conto di ogni singola operazione.
Con l’eventuale approvazione del decreto ci troveremo a non poter più intentare alcuna azione per la restituzione di quanto dovuto e previsto dal nostro Codice Civile e convalidato dalle numerosissime sentenze in merito
Infatti considerando che dal 2000 gli interessi anatocistici sono vietati per legge (e pur manifestando i loro effetti fino alla data di esame) sarebbe impossibile richiederli in quanto proprio il termine di prescrizione decennale dalla registrazione della singola operazione ci consentirebbe andare a ritroso solo fino al 2001.
Con buona pace dei diritti dei cittadini
Samuele Grotti (Resp. Enti Locali UdC)