Meno rifiuti prodotti. Visto che basterebbe poco, lanciamo una provocazione!

{rokbox title=| :: |}images/imballi.jpg{/rokbox}E’ in corso (dal 20 al 28 Novembre) la seconda edizione della settimana europea per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani domestici. La questione della riduzione è centrale quanto quella della differenziazione e tante volte ci siamo rivolti, da questo sito, alle autorità pubbliche chiedendo azioni verso le aziende ed i consumatori, con iniziative come gli accordi con la grande distrubuzione che sicuramente permetterebbero forti riduzioni in particolare per imballaggi e contenitori.

Adesso scende in campo la UE con questa iniziativa che raccolgie oltre 4000 campagne sul territorio del nostro continente di cui oltre 600 in Italia e ben 59 in Toscana. Da questo punto di vista con vero rammarico si registra la quasi assenza di iniziative messo in atto nella nostra vallata (a parte, per il Comune di Foiano e quello di Castiglioni, l’inaugurazione della fontanella pubblica per l’erogazione di acqua a cui si aggiunge qualcosa da parte di Coop Centro Italia e di Llegambiente a Chianciano e Sinalunga).

Visto ciò, cercando di distinguermi dai tanti critici ‘e basta’ proponendo atti concreti, mi permetto di indicare alcuni provvedimenti assolutamente fattibili, ricordando a tutti che il 3% del P.I.L. Italiano finisce in pattumiera per sprechi di vario genere.

E allora…. perchè non ri-utilizzare gli avanzi di cucina, specie nelle situazioni ‘comunitarie’, ovviamente quando questo sia igienicamente e sanitariamente possibile?

Perchè non usare nei nostri asili nidi pannoloni riciclabili, usare tovaglioli e fazzoletti di stoffa?

Perchè non dotare tutte le scuole a tempo pieno e tutti i luoghi dove esistono mense di compostiere nelle quali i  residui del cibo consumato possono ‘fruttare’ del compost utile per fiori e giardini?

Perchè non favorire con ogni mezzo il riuso, il riutilizzo ed il reimpiego di tanti materiali organizzando mercatini dello scambio e mostre dell’arte del recupero e riciclo?

Perchè non iniziare a ‘tagliare’ l’uso della carta negli uffici pubblici sviluppando l’uso di quella riciclata, delle e-mail e degli strumenti elettronici?

La lista, ovviamente, sarebbe molto più lunga, e mi fermo qui.Che fare, concretamente, per ‘sfondare’ il muro del non-ascolto su questi temi? Forse potremmo iniziare a provocare un po’

Fatemi un piacere. Se vi capita da andare in un supermarket a comprare qualcosa contenuto in superflue scatole fatelo notare a chi amministra, dicendogli che basterebbe poco, molto poco, per eliminare quegli inutili contenitori e dare una mano all’ambiente