Mentre il dibattito mediatico si concentra sul Mix festival o, per i più critici, sui disagi di Cortona nel periodo estivo va avanti in maniera secondo me anche troppo ripetitiva, senza troppi lumi da questa o quella parte politica un teatrino stanco che rischia di essere pericoloso laddove qualcuno pensi di approfittarsene di tanto torpore.
Che sia per il caldo, o più verosimilmente per incapacità politica, quasi nessuno si sta rendendo conto di cosa sta succedendo sul fronte del lavoro e del sociale per mano del PD cortonese. Molti pensano che questa sia l’amministrazione più soporifera della nostra storia. Io invece non sono mai stato d’accordo con questa chiave di lettura e ne ho intravisto fin da subito la renziana natura dell’agire (male) nell’interesse di coloro che effettivamente questo partito di maggioranza rappresenta. Dopo la visita del ministro Poletti a Cortona, dopo le giuste contestazioni, nel silenzio più assoluto la giunta sta provvedendo a dare nuove spinte in attuazione della delibera del consiglio comunale n° 82/2014. Subito avevo denunciato la pericolosità di questa mossa ai danni dei lavoratori, che parte dall’utilizzo del lavoro volontario (non del volontariato, che è un’altra cosa) nel centro di Cortona e che, prevedevo allora, si sarebbe estesa a sempre più settori lavorativi. In sostanza si continua a far pagare tasse salatissime ai cittadini per dei servizi che poi il Comune non fa (o non fa fare) SFRUTTANDO manodopera non retribuita. Una linea politica talmente sconsiderata che sta ottenendo anche l’effetto di alimentare odiosi atteggiamenti razzisti nei confronti di alcuni “volontari” di colore guardati a vista da quei cittadini mossi da un’insulsa idea secondo cui questi “volontari” debbano lavorare di più (e sempre a gratis. In questo delirio voglio che ci sia ancora una volta un barlume di buon senso, una Sinistra che si proponga di rappresentare con coerenza il vero mondo del lavoro a cui vengono sottratti sempre più servizi pubblici innestando nel pensiero comune l’idea che si debbano pagare le tasse ed andare a fare i lavori che il Comune non sta facendo. Così si perde lavoro, si perdono redditi e quindi sussistenza per molte famiglie, si perde la dignità! In questo contesto faremo di tutto per far comprendere ai lavoratori di fronte a quale pericolo siamo ed agire di conseguenza. Che un ministro di questo governo premi questi amministratori per loro stessi sarà motivo d’orgoglio, per loro che invece lo stipendio lo prendono per portare avanti la loro idea di società schiavistica, ma per noi comunisti non è così. Sul sociale e sul lavoro, cari “amministratori non volontari” non si scherza!
Andrea Mazzeo – segretario Rifondazione Comunista
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