Per quanto riguarda il punto n° 5 riguardante la modifica dell’art. 43 del regolamento sull’Imposta Unica Comunale (IUC) componente TARI, dato per assunto che le imposte devono essere comprese in dovere civico, nel quale il cittadino deve sentirsi autorizzato a condividere e accettare i servizi offerti dal Comune ma, altrettanto deve, opporsi e rivendicare il diritto verso l’amministrazione all’or quando questa impone imposte eccessive. Ci riferiamo alla percentuale che dal 70% scende al 60% con un aumento verso il servito del +10%.
Riteniamo pertanto che la proposta dell’assessore debba essere considerata come aumento d’imposta che, a parer nostro è ingiustificato. Inoltre non si capisce bene la dizione che si riferisce ai 500 mt. lineari, con la specifica di calcolo in base alla strada carrozzabile.
Al punto n° 6, relativo all’ approvazione del piano finanziario (TARI), riteniamo che questa proposta sia a dir poco incomprensibile e forse anche al limite della legalità:
secondo noi, è da rivedere la parte della spesa fissa in quanto non si capisce bene cosa significhi la voce “accertamento riscossione e contenzioso” poiché manca il riferimento sui parametri riscossi. Per cui, se la spesa è superiore al riscosso si può dire che “il lume non vale la candela”.
Sulla voce “costi generali di gestione” , non arriviamo a comprendere perché questa cifra sia cosi alta e quali siano le voci che l’hanno composta. Evidentemente si nascondono molte altre cose che, alla lettura di questa tabella non riusciamo a decifrare, cosi come Costi Comuni diversi e Altri costi, e altri ancora Costi Comunali.
Ci pare che sia tutto un fiorire di costi.
Inoltre, se dobbiamo approvare oggi, in questa seduta i punti sopra espressi , non giustifichiamo l’invio del modello di pagamento prima ancora della relativa approvazione da parte del Consiglio e pertanto il filo della legalità sta’ proprio in questa parte.
Per quanto invece riguarda il punto n° 7 relativo alle tariffe TARI per l’anno in corso, ovvero per il 2015 questo argomento non appare cosi convincente in rapporto ai punti precedenti che formano il contenzioso di tutta la normativa da applicare sull’imposta dei servizi I.U.C. che comprende IMU, TASI e TARI.
Di tutto ciò, rileviamo due elementi distonici e inopportuni.
Il primo si riferisce all’errore delle cartelle inviate, dove si nota in grande evidenza che il modello F24 riporta la dicitura dell’imposta all’anno 2014 anziché del 2015.
La seconda riguarda il periodo di scadenza, che proprio per il 16 giugno, comprendono altrettanti pagamenti cosi concentrati : IMU,TASI,IRPEF,IRAP,IRES,IVA e TARI che possono riflettere in negativo sull’utente, proprio per il prelievo, cosi corposo, contemporaneamente.
Per tali motivi invitiamo il Consiglio a riflettere su questi punti e a rimodellare la tassa in modo da determinare un minor impatto verso il cittadino e conseguentemente se non applicati i nostri suggerimenti, riteniamo palese la nostra contrarietà al voto di approvazione dei punti sopra espressi.
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