Per erigere un muro ci vuole tanto tempo. Talvolta ti ci trovi di fronte senza nemmeno esserti accorto della sua costruzione. Poi però, quando cade, viene giù di schianto, come se tutte le sue crepe avessero deciso simultaneamente che era quello il momento giusto. Potrebbe essere così anche per il PD toscano.
In tanti anni ha eretto il suo muro fatto di favori, clientelismi, corsie preferenziali, quasi nell’anonimato o comunque con il minor rumore possibile.
E’ troppo tempo che nella nostra Regione assistiamo ad una insopportabile commistione tra le strutture di quel partito ed una rete fittissima composta da finanza, banche, enti parastatali e lobby più o meno lecite e trasparenti.
Infinite sono state le estrinsecazioni di questo sistema, talmente palesi e sfacciate che si poteva percepire chiaramente un senso di onnipotenza e di impunità.
Noi castiglionesi ricordiamo chiaramente concorsi “ad personam”, addirittura con modalità quasi caricaturali (partecipanti divisi in stanze differenti, risultati che vedevano un unico promosso su tutto l’intero lotto di partecipanti, bandi affissi a Ferragosto con tempistiche improponibili).
Ma nessun muro è eterno, specie se arriva qualcuno veramente intenzionato ad abbatterlo.
Noi di Libera Castiglioni ci sentiamo degli antesignani, essendo stati i primi ad aver spazzato via quel sistema putrido ed incartapecorito dalle stanze del nostro Comune, e siamo orgogliosi e grati che i nostri concittadini abbiano spinto le nostre idee con una forza inimmaginabile solo fino a pochi mesi prima.
Oggi salutiamo lo straordinario risultato del Comune di Arezzo, anch’esso liberato da quella opprimente casta che lo aveva soffocato e soggiogato.
Non crediamo che sia un caso il successo della lista guidata dal neosindaco Ghinelli.
Ad un partito così forte, invadente e tentacolare non si possono opporre altri partiti, che hanno poca credibilità nonché meno forza e minor radicamento nel territorio.
I veri liberatori, a nostro avviso, devono venire dalla società civile. Devono essere persone perbene, competenti e preparate, che fondano la loro proposta non su luoghi comuni e chiacchiere, ma su proposte concrete, intelligenti e realizzabili.
Al nuovo sindaco di Arezzo inviamo i nostri più convinti rallegramenti ed il più affettuoso in bocca al lupo, ma soprattutto (anche se sicuramente non ne ha bisogno) una raccomandazione.
Questa per tutti gli aretini è una occasione straordinaria. E’ il momento di cambiare rotta e di guardare al futuro partendo da un concetto che, nella sua banalità, è rivoluzionario: i cittadini sono tutti uguali e l’interesse della collettività deve primeggiare su quello dei singoli.
Anche noi a Castiglioni stiamo facendo delle scelte importanti, a volte impopolari, ma finalizzate solo ed esclusivamente al Bene comune.
Non dobbiamo rendere conto a nessuno in particolare, ma alla cittadinanza nel suo insieme, perché il nostro scopo non è essere rieletti alla scadenza ma lasciare un Paese migliore di come lo abbiamo trovato, perché ognuno di noi ha la propria vita e la propria professione ed intende la politica non come mestiere ma come missione e dedizione unilaterale.
Abbiamo il compito di non deludere chi ci ha dato fiducia. Se ci riusciremo, forse quel maledetto muro crollerà definitivamente e per sempre.
LIBERA CASTIGLIONI