Gelo e ancora gelo, quasi esclusivamente gelo in questo inverno 2011/2012.
Anche stamani la Val di Chiana si è svegliata con valori negativi compresi tra -3 e -5°C per effetto dell’inversione termica tipica delle situazioni di alta pressione e scarsa ventilazione.
Negli ultimi tre mesi stiamo assistendo a frequenti condizioni di questo genere, complice l’assenza del flusso mite e perturbato atlantico. L’altra faccia della medaglia, non altrettanto consolante, è il forte deficit pluviometrico che si trascina ormai da circa un anno e riguarda non solo tutta la Toscana ma anche le regioni limitrofe di Marche, Umbria ed Emilia Romagna.
La situazione è destinata ad aggravarsi, nei prossimi giorni non sono previste precipitazioni di rilievo ma continueranno a verificarsi forti gelate, stavolta anche per il contributo dell’aria fredda che giungerà dall’Europa dell’est. L’aretino non brilla per precipitazioni durante la fase invernale, pertanto le piogge vere potrebbero arrivare solo in primavera, salvo una disastrosa prosecuzione del regime siccitoso.
Occorrerebbe a questo punto far partire una massiccia campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi idrici delle famiglie come si fa normalmente d’estate in alcune regioni del sud che viceversa in questi ultimi anni hanno invertito nettamente la tendenza e godono di più che sufficienti risorse idriche.
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