La primavera che non c’è

Dopo un primo trimestre del 2013 fradicio, conclusosi con un surplus di pioggia tra il 50% ed il 70% oltre la media, anche la prima metà della stagione primaverile sta trascorrendo all’insegna di precipitazioni frequenti ed a tratti abbondanti.

L’ultima perturbazione in ordine di tempo sta coinvolgendo tutto il centro-nord e la situazione non è destinata a migliorare nel breve in virtù del fatto che essa è inclusa in una circolazione ciclonica bloccata tra l’Europa occidentale ed il nord-ovest della nostra penisola.
Tra ieri sera e la mattinata di oggi sono caduti altri 15-20mm e le temperature non superano i 17°C.
Stamane quindi ancora piogge diffuse, a tratti intense. Nel pomeriggio è attesa una tregua parziale dei fenomeni. Domani riprenderà a piovere con punte nelle ore centrali, nelle quali è atteso anche qualche temporale. Sabato è attesa una temporanea sospensione del maltempo ma già domenica sono attese nuove piogge.
Ad inizio settima il sole farà capolino tra le nubi ma la possibilità di pioggia tornerà ad aumentare in particolar modo tra le giornate di giovedì 23 e venerdì 24 maggio.
“Le ripercussioni sull’agricoltura di questa prolungata stagione delle piogge non sono trascurabili” – ammette l’agronomo Marco Gerbino che poi spiega dettagliatamente – “A causa dell’eccesso di umidità nell’aria e di ristagni idrici nei suoli, colture cerealicole autunno-invernali, come grano e orzo, stanno soffrendo di malattie funginee. Intensità e durata delle piogge hanno fatto sì che per un lungo periodo i terreni non siano stati praticabili, sia per le operazioni colturali sulle colture in atto, sia per le semine o i trapianti in programma. A rischio anche le colture primaverili-estive: ritardi considerevoli delle semine di mais e girasole. Con la semina tardiva ci sono maggiori probabilità che la coltura incontri periodi siccitosi nella fase cruciale dello sviluppo in particolare dove non è possibile irrigare”.