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La Formula Uno…dal nostro inviato speciale

A Interlagos oggi c’è chi si aspettava la pioggia, chi il carnevale, chi le scintille, chi i fuochi d’artificio: la verità è che quella di oggi è stata una gara piuttosto monotona, che ha sancito la superiorità netta della monoposto più veloce dell’anno che si è messa in tasca con pieno merito il primo titolo stagionale, quello dei costruttori, quello che vale meno. Ma gli “energetici” avrebbero potuto arraffare da tempo anche il mondiale piloti se solo si fossero allineati – ad esempo – alla strategia Ferrari che punta tradizionalmente su un solo cavallo vincente.

LA PARTENZA – Sotto un sole convinto, al via si dissolve subito come era scontato la favola di carta del poleman Nico Hulkenberg (Williams): il tedesco viene subito bruciato al via dal connazionale Tremendino Vettel. Pochi metri dopo anche Mark Webber gli soffierà la posizione: le due Red Bull prendono il comando della gara che non mollerranno più fino alle fine. Fernando Alonso (Ferrari) parte anche bene ma di più non poteva oggettivamente fare. Lo spagnolo al secondo giro si sbarazzerà di Lewis Hamilton (McLaren) che nel giro di riscaldamento si era lamentato di problemi ai freni.

HULKENBERG TAPPO VIVENTE – Il giovane Nico è stato croce e delizia dei tifosi ferraristi, ammettiamolo. Perché forse essi speravano che facesse un mezzo miracolo togliendo punti ai due torelli scalmanati: insomma si sfiorava a piene mani l’utopia pura. Poi l’illusione terminava ed il tifoso ferrarista si rendeva conto che Hulkenberg si era tramutato in un grosso tappo che ostacolava Fernando. Roba da ulcera.

Fernando al settimo giro è riuscito a sbarazzarsi del tedesco che oggettivamente di più non poteva. Vettel intanto volava. Il pilota della Williams bloccava Lewis Hamilton che non riuscirà a liberarsene se non grazie al pit-stop qualche giro più avanti.

MASSA AGONIA – L’agonia sportiva di Felipe Massa si è prolungata immancabilmente anche oggi. Così al tredicesimo giro, Massa anticipa la sosta. Al box si verifica un problema con l’anteriore destra: la ruota è stata montata male e questo comporta un nuovo rientro al box al giro successivo. Massa è l’imprevisto vivente. Non voglio soffermarmi troppo sul suo quindicesimo piazzamento finale.

Tra il 21esimo ed il 27esimo giro “i big” effettuano tutti la sosta al box con i due Red Bull che la ritardano più degli altri. La gara scivola via monotona, le posizioni di testa sono congelate; soltanto a metà del gruppo c’è un po’ di viva bagarre.

LIUZZI RAVVIVA GLI ANIMI SPENTI – Ci pensa il nostro Vitantonio Liuzzi (Force India) a ravvivare il finale di gara e le speranze incallite dei ferraristi che in quell’episodio avrebbero intravisto una potenziale magata di Alonso. Il fatto: Liuzzi dopo il traguardo, tra la ‘S do Senna’ e la ‘Curva do Sol’, perde il controllo della vettura e si pianta contro le barriere. Safety Car in pista con il vantaggio delle due RBR su Alonso che d’incanto spariva. Peccato però che un mucchio fastidiosissimo di piloti doppiati si trovava anche solo tra Webber e Alonso.

Insomma dopo il valzer dei cambi gomme dei piloti che ormai non potevano di certo puntare alla vittoria, la gara riprendeva a sei giri dalla fine. Alonso ha tentato pure di colmare il gap che lo separava da Webber, stressando non poco la sua F10, ma il tentativo è risultato vano perché mancavano ormai pochissimi km e non si sa quanto Webber stesse amministrando.

Tutto è rimandato a domenica prossima ad Abu Dhabi e non è affatto scontato che a fine Gp si festeggi a würstel e crauti.

GP Brazil, round 18, classificati:

Pos  Driver        Team                       Time
 1.  Vettel        Red Bull-Renault           1h33:11.803
 2.  Webber        Red Bull-Renault           +     4.243
 3.  Alonso        Ferrari                    +     6.807
 4.  Hamilton      McLaren-Mercedes           +    14.634
 5.  Button        McLaren-Mercedes           +    15.593
 6.  Rosberg       Mercedes                   +    35.300
 7.  Schumacher    Mercedes                   +    43.400
 8.  Hulkenberg    Williams-Cosworth          +     1 lap
 9.  Kubica        Renault                    +     1 lap
10.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +     1 lap
11.  Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari         +     1 lap
12.  Sutil         Force India-Mercedes       +     1 lap
13.  Buemi         Toro Rosso-Ferrari         +     1 lap
14.  Massa         Ferrari                    +     1 lap
15.  Petrov        Renault                    +     1 lap
16.  Barrichello   Williams-Cosworth          +     1 lap
17.  Heidfeld      Sauber-Ferrari             +     1 lap
18.  Kovalainen    Lotus-Cosworth             +    2 laps
19.  Trulli        Lotus-Cosworth             +    2 laps
20.  Glock         Virgin-Cosworth            +    2 laps
21.  Senna         HRT-Cosworth               +    2 laps
22.  Klien         HRT-Cosworth               +    6 laps

Fastest lap: Hamilton, 1:13.851

Not classified/retirements:

Driver        Team                         On lap
Di Grassi     Virgin-Cosworth              63
Liuzzi        Force India-Mercedes         50

World Championship standings, round 18:               

Drivers:                    Constructors:            
 1.  Alonso       246        1.  Red Bull-Renault          469
 2.  Webber       238        2.  McLaren-Mercedes          421
 3.  Vettel       231        3.  Ferrari                   389
 4.  Hamilton     222        4.  Mercedes                  202
 5.  Button       199        5.  Renault                   145
 6.  Massa        143        6.  Williams-Cosworth          69
 7.  Rosberg      130        7.  Force India-Mercedes       68
 8.  Kubica       126        8.  Sauber-Ferrari             44
 9.  Schumacher    72        9.  Toro Rosso-Ferrari         11
10.  Barrichello   47      
11.  Sutil         47      
12.  Kobayashi     32      
13.  Hulkenberg    22      
14.  Liuzzi        21      
15.  Petrov        19      
16.  Buemi          8      
17.  De la Rosa     6      
18.  Heidfeld       6      
19.  Alguersuari    3      

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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