SUZUKA – Niente pioggia di scena a Suzuka, in compenso ci siamo sorbiti una gara sostanzialmente mediocre dal punto di vista dello spettacolo, monopolizzata da due ferocissime e concentratissime Red Bull, e vivacizzata soltanto dalle solite ragazzate di qualche scalmanato e da un paio di gomme saltellanti desiderose di autonomia. In estrema sintesi questa è stata la gara di Suzuka di oggi, una gara che ha dato delle indicazioni molto chiare e precise per il prosieguo del campionato : i tre piloti più in forma sono i due della Red Bull e Fernando Alonso.
Le McLaren perdono colpi, colpettini, che a 3 gare dalla fine potrebbero essere decisivi.
LA PARTENZA – Cassettate di vivacità e peperoncino alla partenza : le due Red Bull scattano bene come la Renault di Kubica mentre Fernando Alonso sembra incerto. Ma l’attenzione è subito catturata dagli arrosti che coinvolgono diverse vetture tra cui Felipe Massa. Il brasiliano, che di sicuro aveva il coltello tra i denti, è arrivato lungo alla frenata della prima curva : costretto ad allargarsi, è finito sull’erba e poi dentro la Force India di Vitantonio Liuzzi. Il resto è solo ghiaia, polvere, un ritiro pesantissimo ma soprattutto interrogativi : Felipe Massa ha ancora ragione di esistere in Ferrari ?
Nel corso del primo giro si ritirano anche : Nico Hulkenberg (Williams), il pessimo Vitaly Petrov (Renault), Lucas di Grassi (Virgin) e appunto Liuzzi.
La Safety Car entra in pista e ci sta fino al settimo giro ma qui avviene l’altro guaio che colpisce stavolta l’ottimo Robert Kubica : il polacco è costretto al ritiro perché la ruota posteriore destra s’è staccata! L’altra perla che ci aveva fatto sogghignare consiste nella comunicazione radio che lo stesso aveva effettuato circa un probabile jump start di Seb Vettel al via ; impressione che poi si rivelerà errata.
Michael Schumacher (Mercedes GP) intanto, come punzecchiato dall’ultimatum lanciatogli dalla Mercedes, sembra più vivo che mai e lo dimostra superando Rubens Barrichello. Meglio di lui fa Kamui Kobayashi : il giapponese, in sette giri, si sbarazza prima di Jaime Alguersuari (Toro Rosso) e poi di Adrian Sutil (Force India) conquistando la provvisoria nona piazza.
La gara scivola via piuttosto monotona : le due Red Bull dettano il ritmo e Fernando controlla la terza piazza senza mai perdere troppo terreno dai due leaders ma è evidente che di più non si poteva fare né pretendere. E così, dopo qualche duello in famiglia tra Nico Rosberg e Schumacher, si arriva al 40esimo giro : Lewis Hamilton (McLaren), proprio nel momento in cui sembrava potesse (quasi) insidiare il Nano Bombardino è costretto a comunicare al team che la terza marcia è passata a miglior vita. Questo gli costerà soltanto una posizione, la quarta, a vantaggio del compagno Jenson Button.
Al 45esimo giro forse il momento più intenso del GP : Kamui Kobayashi, con gomme morbide e fresche (stessa strategia di Button anch’egli partito con le dure) inizia a duellare con chi gli sta davanti. Il giapponese prende a cannonate nell’ordine : Alguersuari e Barrichello. In più, il compagno Nick Heidfeld, palesemente più lento, gli lascia strada regalandogli la settima piazza finale nel GP di casa! In questi frangenti va mensionata la rottura del motore con conseguente ritiro di Sutil.
Prima del trionfo delle due Red Bull ipervitaminizzate, assistiamo ad un altro episodio davvero inquietante che ha avuto come protagonista ancora una volta una gomma. Stavolta è Rosberg ad avere la peggio : il tedesco perde una ruota e finisce la corsa contro le barriere. Ne uscirà illeso.
In conclusione : vittoria meritata per le due Red Bull, al momento i crostini da battere per Fernando Alonso che non poteva pretendere oggettivamente di più su questa pista. Il divario all’arrivo di soli 2.721s testimonia della bontà e competitività della F10. Peccato per il trash che ci è stato offerto da Felipe Massa ma in ogni caso veniamo via da Suzuka con una certezza : ce la possiamo giocare fino alla fine anche se molto dipenderà anche dagli altri. I rimpianti, se cominciassero ad affiorare, per ora lasciamoli a fine stagione.
GP Japan F1 2010, Classified:
Pos Driver Team Time
1. Vettel Red Bull-Renault 1h30:27.323
2. Webber Red Bull-Renault + 0.905
3. Alonso Ferrari + 2.721
4. Button McLaren-Mercedes + 13.522
5. Hamilton McLaren-Mercedes + 39.595
6. Schumacher Mercedes + 59.933
7. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:04:038
8. Heidfeld Sauber-Ferrari + 1:09.648
9. Barrichello Williams-Cosworth + 1:10.846
10. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1:12.806
11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
12. Kovalainen Lotus-Cosworth + 1 lap
13. Trulli Lotus-Cosworth + 2 laps
14. Glock Virgin-Cosworth + 2 laps
15. Senna HRT-Cosworth + 2 laps
16. Yamamoto + 3 laps
17. Rosberg Mercedes + 5 laps
Fastest lap: Webber, 1:33.474
Not classified/retirements:
Driver Team On lap
Sutil Force India-Mercedes 45
Kubica Renault 4
Hulkenberg Williams-Cosworth 1
Massa Ferrari 1
Petrov Renault 1
Liuzzi Force India-Mercedes 1
Di Grassi Virgin-Cosworth 1
World Championship standings, round 16:
Drivers: Constructors:
1. Webber 220 1. Red Bull-Renault 426
2. Alonso 206 2. McLaren-Mercedes 381
3. Vettel 206 3. Ferrari 334
4. Hamilton 192 4. Mercedes 176
5. Button 189 5. Renault 133
6. Massa 128 6. Force India-Mercedes 60
7. Rosberg 122 7. Williams-Cosworth 58
8. Kubica 114 8. Sauber-Ferrari 37
9. Schumacher 54 9. Toro Rosso-Ferrari 11
10. Sutil 47
11. Barrichello 41
12. Kobayashi 27
13. Petrov 19
14. Hulkenberg 17
15. Liuzzi 13
16. Buemi 8
17. De la Rosa 6
18. Heidfeld 4
19. Alguersuari 3