{rokbox title=| :: |}images/geotermia.jpg{/rokbox}Energia a zero impatto dalla crosta terrestre: la Valdichiana ne è ricca e potrebbe trattarsi di un’occasione da calcolare al momento di definire un piano energetico di vallata. Secondo quanto afferma sulla stampa locale la ricercatrice dell’istituto Nazionale di Vulcanologia Fedora Quattrocchi che ha seguito lo sviluppo di un progetto in tal senso insieme a Confindustria di Arezzo sembra che nella Valdichiana ci siano falde acquifere molto calde che possono essere sfruttate per degli impianti geotermici detti a “media entalpìa”.
Per una centrale geo-termica è necessario un investimento iniziale che potrebbe però interessare le aziende locali, visto che alla lunga produce vantaggi notevoli permettendo di produrre Megawatt termici utili sia per la produzione di energia elettrica che per scaldare ambienti. Una tecnologia priva praticamente di impatto ambientale con una fonte totalmente rinnovabile per una centrale che occupa pochissimo spazio in superficie. Cosa serve? Una falda acquifera che permetta di immettere acqua nel sistema e la presenza di rocce calde. La ricercatrice aggiunge che nonostante nell’aretino vi sono zone a media entalpia che permetterebbero di produrre 40 MW di potenza, buoni per mandare avanti una cittadina di 100.000 abitanti.
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