E’ ufficiale la nuova mappa dei collegi elettorali dell’Italicum, legge che riforma il sistema di elezione per quanto riguarda la Camera dei Deputati. La provincia di Arezzo, Valdarno escluso, viene collegata con quelle di Siena e Grosseto in un collegio unico. L’elettore avrà a disposizione le preferenze, scegliendo nelle varie liste e sarà il numero di queste (oltre, ovviamente, al combinato dei risultati delle liste su scala nazionale e di collegio) a decidere chi siederà in Parlamento sulla base di un sistema proporzionale con varie correzioni (premio di maggioranza e sbarramenti)
I comuni del Valdarno aretino saranno invece inseriti nel collegio di Firenze: secondo alcuni i candidati della nostra provincia rischiano di finire “depotenziati”, perdendo una parte di territorio nel quale sarebbe possibile raccogliere un buon numero di consensi nella sfida con chi viene invece dalle province di Siena e Grosseto, che non subiranno ‘tagli’ territoriali
L’art. 4 della nuova legge è formulato in base a due criteri principali: quelli obbligatori (omogeneità quantitativa della popolazione, omogeneità economico-sociale e storico-culturale, continuità territoriale, difesa delle minoranza linguistiche) e quelli consigliati: che recuperano riaggiornandoli i confini dei territori provinciali e dai collegi uninominali del cosiddetto “Mattarellum”, la legge del 1993 con cui si votò con un sistema a prevalenza maggioritaria prima di tornare al proporzionale (con collegi regionali) del cosiddetto “Porcellum”
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Ancora una volta vediamo quanto conta Arezzo nello scenario Regionale e Nazionale. Finalmente il Valdarno vede riconosciuta la propria volontà da sempre manifestata di collegarsi a Firenze. Purtroppo a noi Cortonesi da un pò di tempo tutto questo va bene e dove ci sono "Posti" che contano ci vanno sempre gli altri.Forse sarà il caso che il PD Cortonese, partito che "conta"in questa vallatà alzi la manina e si opponga a questi piani scellerati solo per far valere il propio potere. In fondo una sponda dove andare è facilmente individuabile e ci farebbero anche ponti d'oro. In fondo visto come ci ha trattato il nuovo sindaco di Arezzo Ghinelli sull'ipotesi della stazione a Farneta la voglia personalmente è tanta.Per correttezza voglio ricordare che anche l'altro di prima Fanfani, non era da meno.
Difficile pensare Giovanni che il PD locale si metta a fare battaglie contro un sistema insensato messo in piedi da chi? Dal PD! Questo partito è un problema serio in ogni sua ramificazione territoriale. Non mi pare credibile auspicare un'azione sensata da parte di questo partito ed i cittadini se ne possono rendere conto tutti i giorni di quanto pericolosa sia la permanenza al potere di questa cricca.