Intervista a Margherita Scarpellini (Per Monte San Savino)

Debora Serracchiani l’ha definita una “boccata d’aria fresca”. In effetti Margherita Scarpellini è il nome che nessuno si aspettava come candidata del centrosinistra. Una figura nuova alla politica e anche “innovativa”, perchè alla missione scaturita dal senso civico, senza militanze precedenti nè tessere di partito, aggiunge la sua esperienza di donna, mamma, lavoratrice e moglie, caratterizzandosi quindi con la femminilità oltre che per le competenze professionali

Innanzitutto, chi è Margherita Scarpellini?

Ho lavorato da sempre nel mondo della cultura. Sono Etruscologa, ma all’attività didattica e di studio ho unito anche quella operativa, organizzando mostre ed eventi e lavorando sulla promozione del nostro territorio in Italia e all’estero.

Ma sono anche mamma di due figlie, Caterina e Francesca, e vivo a Montagnano da quasi trent’anni. Nella mia vita professionale sono sempre stata una “precaria”, non avendo mai avuto un “posto fisso”, come capita a tanti giovani oggi. E’ per questo che mi sento vicino a loro e, grazie al resto delle mie esperienze, capisco le tante difficoltà delle famiglie, di chi ha bisogno di cure.

E’ questo allora, uno dei motivi che l’ha spinta ad accettare di candidarsi?

Sì, ma non solo. Dopo il blackout della giunta di centrodestra c’è bisogno di ripartire, di ritornare in alto. A Monte San Savino abbiamo tante risorse e qualità, ma serve un progetto serio, di grande rinnovamento e coraggio, che ci faccia uscire dallo stallo. Le persone che lavorano con me hanno questa mia stessa idea: io, insieme a loro, metto quindi a disposizione della collettività le mie competenze e conoscenze. Voglio rilanciare Monte San Savino ascoltando tutti e cooperando con tutti, con trasparenza, senza escludere nessuno e senza lasciare nessuno indietro, valorizzando e sostenendo il meglio.

Attorno a lei c’è una certa diffidenza, forse perchè è una figura poco conosciuta e nuova alla politica. Come la vive?

Uno stimolo in più a fare bene e a vincere questa sfida. Quello della diffidenza è un problema che ho dovuto affrontare più volte nelle mie esperienze lavorative, ma seguendo il mio metodo di lavoro e la mia natura, sono riuscita sempre a superare lo scetticismo. Noto peraltro che di giorno in giorno il clima intorno a me è sempre migliore e i mugugni stanno perdendo quota. Per me parlano e parleranno i fatti. Il dialogo che sto portando avanti con i cittadini, le associazioni, nelle assemblee pubbliche, è piacevole, stimolante e costruttivo. Se sarò eletta manterrò questo metodo fondato sull’ascolto costante, sul pormi al servizio della gente in modo umile.

Siamo nel clou della campagna elettorale. Quali sono le priorità del programma?

Come presupposto va costruita una nuova consapevolezza dei cittadini nei confronti delle istituzioni, un nuovo rapporto fra il Comune e i cittadini. Di fiducia, di disponibilità reciproca, di collaborazione. Il Sindaco deve porsi sia come interlocutore primario che come punto di riferimento e alleato nella risoluzione dei problemi. Monte San Savino si rilancia tutti insieme: non c’è altra via.

Un punto fondamentale è quello del turismo legato alla promozione culturale e agli eventi, con collaborazioni sempre più strette con istituzioni nazionali e internazionali. Aumentare l’afflusso turistico nel centro storico e nel territorio è possibile. Abbiamo un patrimonio artistico, naturale, paesaggistico che va promosso in Italia e nel mondo con metodi e strategie nuove. Dobbiamo partire dalle nostre peculiarità: dal patrimonio architettonico, dalla ceramica, dai prodotti enogastronomici e della nostra tradizione agricola. Ecco perchè è importante anche la formazione di distretti rurali. 

Poi c’è la sanità, con la “Casa della salute”, il potenziamento delle cure primarie e dell’assistenza, con una nuova sinergia di azione con l’Usl e il volontariato. Per venire incontro alle famiglie va potenziato e migliorato il servizio di pre-scuola e dopo scuola per bambini e ragazzi, ma penso anche alla realizzazione di un centro diurno e di uno di aggregazione come la ludoteca. 

Servono poi iniziative anti-crisi che diano agli imprenditori il segnale che le istituzioni sono loro alleate. Da una parte va agevolato l’accesso al credito, dall’altra vanno poste le basi del rilancio economico, semplificando le burocrazie, gestendo la macchina comunale con modalità e strumenti moderni e favorendo l’incontro della domanda e dell’offerta del lavoro, ad esempio con uno sportello locale per l’impiego. Inoltre va contenuto il più possibile l’impatto delle tariffe comunali. 

Fra le proposte che ci caratterizzano c’è poi la creazione della “Casa dell’acqua”, che ormai è una risorsa irrinunciabile che offre al cittadino un risparmio e permette anche di produrre meno rifiuti responsabilizzando all’uso cosciente dei beni comuni.

Ci presenti la sua lista. Per esempio: è casuale che il numero delle donne è quasi uguale a quello degli uomini?

Assolutamente sì, anche perchè non sono una di quelle che considerano le quote rosa come qualcosa di assolutamente necessario. I componenti della mia lista sono persone di grandi qualità, umane e professionali: rappresentano tutte le categorie d’età, e lavorative, precari compresi. In “Per Monte San Savino” copriamo a trecentosessanta gradi le tematiche su cui si deve incentrare il buon lavoro di chi amministra un Comune. Quello che chiedo ai miei concittadini è semplicemente di metterci alla prova: sono convinta che opereremo bene