E’ un veterano della politica, Marcello Cartocci, capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale a Lucignano. Una vita trascorsa sulle ali di una militanza prima nel PSI (rigorosamente, nell’area autonomista) e poi, dal 1994, nelle fila di Forza Italia. Cartocci vanta un curriculum istituzionale di tutto rispetto. E’ stato consigliere comunale dal 1970 al 1975, poi dal 1974 presidente della Casa di Riposo “Arrighi Griffoli” e dell’Ospedale “S. Anna” di Lucignano, quindi membro del Comitato di Gestione della USL zona 24 “Valdichiana Est”.
Quindi, il rientro in Comune, dal 2004 al 2009 a capo della Lista Autonoma „Insieme per Lucignano”, come consigliere di minoranza. Successivamente, dal 2009 al 2014, come rappresentante di Forza Italia per la lista „Fierli Sindaco” e dal 2014 come leader di „Forza Lucignano”, sempre sui banchi dell’opposizione. Con lui vogliamo interpretare, in questa intervista che ci ha gentilmente concesso, l’attuale momento politico lucignanese.
Siamo alla vigilia di una importante seduta del consiglio comunale, seduta che sarà aperta anche ai non eletti e che si incentrerà sulla presentazione del progetto relativo alla costruzione di un Nuovo Polo Scolastico. Qual’è il suo giudizio su un argomento così importante?
La proposta del Sindaco di spostare la scuola media fuori dal centro storico è per noi un atto molto grave, che respingiamo con forza perché produce inevitabilmente un ulteriore depauperamento del nostro paese, che sta subendo una vera e propria desertificazione, a vantaggio di una soluzione logistica molto discutibile. Infatti, l’area individuata dalla maggioranza necessita di un complesso riordino urbanistico, ovvero assetti nuovi e costosi in termini di viabilità e di collegamento con il paese. Infine, questa scelta non ci convince anche per oggettive criticità ambientali, assolutamente importanti trattandosi di una sede scolastica.
Ma voi avete una proposta alternativa rispetto a quella avanzata dal Sindaco?
Per noi resta centrale l’idea che un servizio così fondamentale come quello educativo debba rimanere legato al centro storico. E’ una idea che abbiamo fatta nostra da molti anni, ovvero da quando – nel 2004 – l’allora maggioranza di centro-sinistra avanzò l’ipotesi di trasferire la scuola media nel campo sportivo del capoluogo. Allora fummo contrari a questa proposta. Oggi, pur comprendendo la necessità di dotare il nostro Comune di un nuovo plesso scolastico con tutti gli standard di qualità e di efficienza previsti, riteniamo che proprio a ridosso del paese sia possibile trovare una soluzione che ci consenta una volta per sempre di trovare una soluzione adeguata a questo annoso problema. Per noi è fondamentale partire dall’idea che ogni progetto di nuovo Polo Scolastico non possa prescindere dalla presenza di uno spazio sportivo. Esso deve risultare elemento centrale di un simile intervento e deve prevedere servizi complementari soddisfacenti, come un ampio parcheggio e un’area adibita a eliporto. Potremmo quindi pensare alla zona vicina all’attuale stadio comunale che dista poco dal centro storico e che avrebbe anche costi più contenuti.
Quindi sabato direte no alla proposta della maggioranza.
Il nostro no è di merito e allo stesso tempo sul metodo. Scelte di questo tipo, che avranno una ricaduta inevitabile sul futuro assetto del nostro territorio, hanno bisogno di una verifica attenta e di un coinvolgimento pieno di tutte le componenti politiche e sociali del territorio. Inoltre voglio riaffermare un concetto che ci è particolarmente caro: siamo contro la vendita del patrimonio pubblico, mobiliare e imnmobiliare. Non ci sembra una scelta intelligente vendere un immbile di grande prestigio come la sede attuale della scuola media.
Passiamo ad un altro tema recentemente affrontato dal Sindaco. Il reucpero delle Fortezze Medicee.
Su questo argomento vedo che c’è un pò di ipocrisia. Rivendico la coerenza del mio gruppo che ha sempre sostenuto il valore strategico dell’area monumentale delle Fortezze. Noi, come minoranza consiliare, abbiamo sventato a suo tempo la dismissione di una porzione di terreno nelle immediate adiacenze delle Fortezze, addirittura deliberata dalla Giunta Municipale. Oggi vedo che ci si affanna a riconoscere l’importanza di questo splendido manufatto. Posso dire che sarebbe stato meglio acquisire come Comune l’intera area e non solo la parte monumentale, come invece fu fatto negli anni ’90, proprio perché la zona si presta come centro di grande attrazione turistica e culturale.
Sulla Casa di Riposo e, più in generale, sulle scelte in materia socio-sanitaria cosa ci può dire?
Per ragioni diciamo così biologiche mi è molto caro l’argomento. Sono stato infatti per diversi anni presidente della Casa di Riposo e dell’allora Ospedale “S. Anna”. Rispetto ad allora il quadro normativo è evidentemente cambiato, soprattutto per quanto riguarda gli standard dei servizi erogati. Posso comunque dire che per la Casa di Riposo preferirei una gestione più privatistica e certamente non mi convince del tutto la convenzione attualmente in essere con una coop. Il trasferimento della fisioterapia, da me creata come polo per l’intera Valdichiana negli anni ’80, dalla ex RSA alla sede della Misericordia – come ribadito recentemente dal Sindaco – è una conferma di una politica che tende a spogliare il nostro centro storico di servizi e di opportunità, un pò come nel caso del nuovo Polo Scolastico. In buona sostanza, io chiedo al Sindaco e alla maggioranza che cosa abbiano in mente per tutelare e promuovere un paese altrimenti sempre più marginalizzato e rinchiuso nella sua dorata bellezza.
Nei suoi interventi si legge una critica neanche troppo velata nei riguardi delle scelte della maggioranza. Vorrei che puntualizzasse meglio la posizione del suo gruppo.
Rispetto all’attività della maggioranza, ci distingue in maniera netta l’idea di imprenditorialità che deve sempre caratterizzare l’azione amministrativa. Faccio due esempi: le convenzioni approvate dalla Giunta per la gestione del verde e per l’apertura nei giorni festivi e prefestivi del cimitero. Non ci siamo proprio. La qualità di questi servizi ci risulta molto scadente e ha creato nell’opimione pubblica grande sconcerto. Auspico anzi che per il Cimitero si possa presto procedere alla assunzione di un operatore per garantire una qualità altissima a questo servizio così importante. Anche la pulizia del centro storico, vetrina indiscutibile per i numerosi turisti che vengono a Lucignano, lascia a desiderare. Basta andare in alcune vie del paese, soprattutto nei caratteristici vicoli, per comprendere in maniera puntuale lo stato di degrado in cui esse versano.
Sulle politiche della promozione turistica cosa ci dice?
Eviterei i toni trionfalistici del Sindaco a proposito dell’incremento dei flussi turistici. Diciamo che abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in una figura di straordinario valore come Vittorio Sgarbi che, portando l’Albero d’Oro a Milano in occasione di EXPO, ha fatto conoscere Lucignano ad una platea enorme di persone. In definitiva, non vedo in questo settore una progettualità ben definita, finalizzata alla promozione dell’immagine del nostro paese.
Sugli insediamenti produttivi dovreste essere in linea con l’azione della maggioranza, tenuto conto dell’inizio dell’attività di una grande azienda come SVI e del prossimo insediamento DIAKONT.
Siamo assolutamente contrari alle scelte operate dalle varie amministrazioni di sinistra che hanno governato il nostro Comune. L’area del Pianello si è rivelata una zona di scarso interesse per una crescita del tessuto produttivo e occupazionale, perché è fuori dalle vie di comunicazione più importanti e perché è situata troppo a ridosso del polo di Sinalunga. La stessa situazione sembra confermarsi purtroppo con l’insediamento DIAKONT, voluto dalla attuale maggioranza. Per noi, l’unica zona veramente interessante sotto questo profilo resta l’area PIP di Pieve Vecchia, ove esiste lo stabilimento PIESSE Prefabbricati. Questa area gode tra l’altro dell’indubbio vantaggio di una forte visibilità, dato che è attigua alla Autostrada del Sole ed è vicina alla stessa linea ferroviaria Arezzo/Sinalunga. Inoltre è baricentrica rispetto ai due Comuni vicini di Marciano e di Foiano della Chiana.
Per concludere, mi piacerebbe sapere se, a metà di questo mandato, Lei ha un sogno nel cassetto come amministratore.
Rispondo volentieri a questa domanda, perché ho una idea mutuata dal mio mentore politico Bettino Craxi che già nel 1985 pose all’attenzione del dibattito politico l’esigenza di cambiare il quadro amministrativo e istituzionale del paese, partendo dalla fusione dei piccoli Comuni. Vedo che il tema oggi è tornato di grande attualità. Meglio tardi che mai! Personalmente sogno una fusione dei Comuni di Lucignano, Marciano, Foiano della Chiana e Monte San Savino. Nascerebbe una realtà nuova, omogenea, capace di garantire un livello sicuramente migliore dei servizi erogati.
Guido Perugini
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