Notte di duro lavoro per i Vigili del Fuoco intenti a sedare definitivamente l’incendio scoppiato nel pomeriggio di ieri alla ex “Tab” di Foiano, nei pressi de Le Farniole. Sono stati una trentina gli uomini impiegati per spegnere i focolai di incendio ancora accesi e procedere alla messa in sicurezza della zon. Ieri sera intorno alle 20:00, è crollato il solaio e risulta ancora difficile stabilire l’origine del rogo
Subito dopo l’inizio dell’incendio si è sollevata una nube di fumo densa e scura che, a causa del vento, ha raggiunto il centro di Foiano, ma si è espansa velocemente ancheverso Castiglion Fiorentino, Cortona, Lucignano
L’Ufficio di Prevenzione della Usl, a tal proposito, ha diramato un appello a tutti i cittadini affinchè evitino di esporsi al fumo, restando nelle proprie case e tenendo le finestre chiuse. Il Comune di Foiano hadeciso la chiusura delle scuole nella giornata di oggi e il rinvio di un giorno della festa del fiore che doveva iniziare oggi
In mattinata è stato precisato che la zona oggetto di attenzione e verifiche è ricondotta solo a quella avente raggio di un chilometro dal luogo dell’ incendio. Il resto della popolazione non è piu tenuta alle limitazioni indacate ieri.
Secondo le ultime informazioni raccolte il lavoro di definitivo recupero dell’area ex Tab, fabbrica chiusa da molti anni in cui si producevano box doccia, dovrebbe impiegare ancora molte ore
Su indicazione della Asl è scattato anche il divieto di raccolta e consumo dei vegetali nel raggio di un chilometro intorno all’ex azienda; sei famiglie che abitano nelle immediate vicinanze hanno trascorso la notte in altri alloggi, una trentina le persone interessate allo sfollamento.
Nella giornata di oggi saranno resi noti i risultati del monitoraggio effettuato dall’Arpat sull’aria e i livelli di inquinamento.
foto: Andrea Migliorati
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Che tristezza, ho visto da lontano la nuvola nera e da persona che ha delle competenze ho manifestato il pericolo. Ho solo parlato in famiglia e ai vicini che continuavano a dire: bruciano le potature degli ulivi. Poi le potature non finivano mai di bruciare e gli odori erano "insoliti", qualche preoccupazione è venuta oltre al dubbio. Nel raggio di poche centinaia di metri vi abitano persone "molto qualificate" a dare consigli e anche ad intervenire. Niente si può fare se non si attiva una unità di Protezione Civile che preveda apertamente anche il rischio chimico. E' il fatto di cronaca che mi da lo spunto, lo ripeto da svariati anni. Abbiamo avuto l'incendio sulla via Lauretana, all'altezza di Casa Bianca (Asciano) e furono "copertoni usati" a bruciare in piena raccolta delle olive. Poi vi è stato un camion con gas speciali accidentato all'altezza di Badia al Pino, ma di merce ce ne è tanta e tutta diversa, solo chi è più competente può aiutare gli encomiabile ed eccezionali "vigili del fuoco" e addetti delle ASL. Grazie per il vostro lavoro.