Pochi votanti, ma un plebiscito per l’ex Presidente Paolo Tamburini. E’ stata scarsa la partecipazione al voto per l’elezione dei membri dell’assemblea del Consorzio n.2 “Alto Valdarno” che si sono svolte sabato scorso: soltanto il 2,62 % dei consorziati è andata a votare per un totale di 5.354 votanti. Il successo è andato alla lista “Più Bonifica Intra Tevere et Arno” capeggiata dall’ex presidente del Consorzio di Bonifica Valdichiana Paolo Tamburini, a cui sono andate ben 546 preferenze. La lista capeggiata da Tamburini ha conquistato ben 12 dei 15 rappresentanti eletti.
Insieme a Tamburini per la lista n.1 entrano Francesco Frasi, Enrico Lelli e Pasquale Biagiotti nella sezione1; Leonardo Belperio, Michele Matteucci, Stefano Fiorilli e Mauro Renzoni nella 2; Franco Principi, Simone Ciuffi, Bruno Rubechi e Donatella Ghignodi nella 3. Le 3 sezioni, come si ricorderà, avevano ciascuna il proprio elettorato in base alla cifra pagata dai vari elettori come contributo (jun voto “per censo”). Sono risultati eletti anche Filippo Sottani, Gianluca Giogli e Marco Betti, tutti candidati per una lista che era espressione del mondo agricolo, “Bonifica Bene Comune”.
Il dato di affluenza più alta si è registrato nel seggio 1 di Cortona (42.86% del totale degli aventi diritto), ma ci sono stati anche seggi che hanno avuto zero votanti.
Dopo l’ufficializzazione dei dati e la conseguente proclamazione degli eletti, si attendono le nomine degli enti locali (entro la fine di dicembre) che completeranno la composizione della nuova assemblea consortile.
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Visto l’affluenza alle votazioni, credo sia giusto chiedere ancora una volta, con più forza, l’abolizione di questi “carrozzoni”, alcuni soggetti che anche di recente hanno difeso il consorzio, di fatto lavorano per il consorzio........ Come può un ente, sentirsi legittimato dal popolo se ha avuto meno del 3% dei consensi o meglio della partecipazione al voto. In altri paesi tutto questo verrebbe preso in seria considerazione, prima l’interesse pubblico, poi le poltrone, ma in Italia questa si chiama fantascienza. Si discute di togliere i “carrozzoni”, mentre giorno dopo giorno questi nascono come funghi, in funzione del fatto, che i posti nei consigli di amministrazione sono appetibili..... Anche coloro che hanno avuto dubbi, quando gli è stato chiesto di presentare le liste per entrare a far parte del “sistema”, non hanno esitato un attimo, cose da pazzi!!!!!!!! Questi signori del “consorzio” dovrebbero rendersi conto da soli che il popolo ha deciso per il NO, la scarsissima affluenza è la palese testimonianza del verdetto finale, tra l’altro già annunciato.
Meoni Luciano
Ogni cittadino di buon senso è consapevole che questi carrozzoni sono da ABOLIRE SENZA APPELLO. Sono frutto avvelenato di un equivoco della storia, quanado un popolo, che non poteva liberamente scegliersi il Governo o il Sindaco, era però chiamato a votare per i Consorzi di bonifica. Nati male crescevano peggio, fino a diventare formidabili strumenti di potere destinati a politici di secondo e terzo livello che non avevano trovato altre collocazioni o, peggio ancora, che erano stati trombati a qualche elezione. Allora il buon senso impone di essere seri: la strana creatura va eradicata cancellando la Legge Nazionale e destinando le sue competenze agli Enti Locali.
Ma nel frattempo che si fa? Ebbene il buon senso ci suggerisce di AZZERARE ogni carica, CONGELARE ogni assunzione, vendere i mezzi e sostituire tutto con un NUMERO DI TELEFONO. Si, avete capito bene, è sufficiente un numero di telefono, da dove un buon impiegato, con una serie di telefonate, contatterà le varie ditte di movimento terra per stipulare un CONTRATTO di PULITURA dei torrenti al MIGLIOR OFFERENTE. Tutto il resto sono soldi buttati via!!!!
Alberto Milani