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Il mio italiano preferito è MARIO ROSSI: era tra i legionari di GiulioCesare a portare la civiltà romana nella fascia mitteleuropea, era tra i combattenti di Carlo Magno quando la notte di Natale fu incoronato imperatore dal papa, era tra i combattenti dei comuni della lega lombarda che si opposero a Federico Barbarossa, abbatteva gli alberi della Calvana che davano la carta a Dante Alighieri, cavava il marmo di Carrara per le statue di Michelangelo.
Era iscritto alla Giovine Italia di Mazzini, ha combattuto a Curtatone e Montanara, era uno dei mille di Garibaldi, ha fatto un anno di trincea al fronte del Carso, era ebreo e fu deportato dai nazifascisti, faceva il muratore nel periodo del boom economico, si è commosso ascoltando il discorso alla luna di papa Giovanni XXIII, era studente e manifestava nel ’68, ha festeggiato tutta la notte nel 1982 per la vittoria dell’Italia ai mondiali, ha esultato per la caduta del muro di Berlino, ha atteso con trepidazione capodanno 2000, festeggerà la prossima settimana i 150 anni dell’unità d’Italia!