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Il lunedì….nello sport!

{rokbox title=| :: :  |}images/schiavone.jpg{/rokbox}Cari amici motorizzati e non, ma soprattutto amanti della Formula 1, eccomi per voi a commentare l’ultimo GP svoltosi in Turchia.
La Ferrari poco è stata in grado di fare contro lo strapotere di Mc Laren e Red Bull. L’ennesimo errore nelle prove di Alonso ha relegato l’asturiano in dodicesima posizione e solo una buona strategia ai box e l’unico sorpasso nel finale di gara ai danni del pilota della Renault, il russo Petrov, hanno consentito al pilota della Rossa di raggiungere un mediocre ottavo posto, che, con le unghie e con i denti, lo relegano al quarto posto in classifica a 15 punti dal leader del mondiale, l’australiano Webber. Massa ottavo partiva e ottavo è arrivato, ma nel caso del pilota brasiliano ci sono parziali giustificazioni: basti ricordare per quanto tempo è stato inattivo!

Scintille, invece, in testa alla gara. Il duo della Red Bull sembrava avviato ad una tranquilla doppietta quando al quarantunesimo giro Vettel tenta un sorpasso ai danni del proprio compagno, che mantiene la propria traiettoria, il tedeschino gli finisce addosso ed entrambi i piloti finiscono fuori pista, ma mentre Webber riesce a ripartire e ad arrivare sul terzo gradino del podio, Vettel non riparte, dando anche dello svitato al compagno di scuderia. Sembrava essere arrivato, effettivamente, un ordine di sorpasso, ma Webber, evidentemente, ha fatto orecchie da mercante. E così ne ha approfittato il duo della Mc Laren, con Hamilton primo e Button secondo, ma anche in questo caso i due inglesi non se le sono mandate a dire, rischiando di buttarsi fuori. Per il resto, al quarto posto abbiamo avuto un redivivo Schumi che ha preceduto il proprio compagno di squadra Rosberg, un buon Kubica ha terminato al sesto posto, mentre per la prima volta in stagione va a punti il kamikaze Kobayashi, decimo.
In testa al mondiale piloti si trova Webber davanti al duo della Mc Laren e ad Alonso. Il mondiale costruttori vede racchiusi in pochi punti Mc Laren, Red Bull e Ferrari, che, in questa fase della stagione, può solo sperare sulle disgrazie altrui.
Per quanto riguarda gli altri sport, il Giro d’Italia ha visto trionfare Ivan Basso, che, dopo le note vicende doping di quattro anni addietro, si è rimboccato le maniche, precedendo lo spagnolo Arroyo e l’altro italiano, Vincenzo Nibali. Un Giro d’Italia che, inizialmente, sembrava avaro di soddisfazioni per i colori italiani, ma sulle cime più imponenti, quali Gavia, Mortirolo e Zoncolan, i nostri si sono dimostrati davvero all’altezza della situazione.
Una breve nota anche sul tennis: al Roland Garros, dopo nove anni, Francesca Schiavone torna ai quarti di finale. La bella brindisina Flavia Pennetta, invece, deve fermarsi agli ottavi e, così, purtroppo, è saltato il derby tricolore. In campo maschile, continua, imperterrita, la marcia di Rafa Nadal, che, dopo, qualche mese di appannamento, sembra essere tornato ai livelli di qualche anno fa, quando conquistò la vetta della classifica ATP, ai danni di quello che sembrava il padrone incontrastato, lo svizzero Roger Federer.
L’Arezzo, ancora una volta, esce nei play – off, per la promozione in serie B. Non basta la vittoria di Cremona per 2 – 1, dopo la disfatta dell’andata. Una piccola nota: vogliamo provare a tenere lo stesso allenatore per una stagione, caro presidente Mancini? Abbiamo iniziato con Semplici, proseguito con Galderisi, è tornato Semplici per il finale di stagione e Galderisi per l’ultima partita dei play – off.
Ultima notizia: Prandelli, dopo i Mondiali, siederà sulla panchina azzurra. Una notizia che era nell’aria da tempo, ma che senso aveva darla a poco più di 10 giorni dal Mondiale?

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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