{rokbox title=| :: |}images/paparesta.jpg{/rokbox}La mia attenzione ieri sera, prima di crollare nel mondo dei sogni, si è rivolta alla trasmissione di Rete 4, Controcampo. Al momento della moviola, argomento di cui alla Rai, non si sa come mai, non se ne parla più, interviene il figlio d’arte Gianluca Paparesta, un soggetto insufficiente, televisivamente parlando. Cosa è venuto a dire il buon Paparesta jr.? Che le grandi squadre sono avvantaggiate rispetto alle piccole.
Ha scoperto l’acqua calda l’esimio signore! Ma se ne è accorto adesso della cosiddetta sudditanza psicologica?!? Ma poi voglio dire: viene a parlare proprio lui, rinchiuso negli spogliatoi da Moggi ai tempi di un famoso Reggina – Juventus, in cui svantaggiò la squadra bianconera e poi ha dovuto aspettare tutte le vicende di Calciopoli per vuotare il sacco? Nonono, allora fa bene la Rai a non far vedere più la moviola e a parlare di vicende solo calcistiche. La moviola è la rovina del calcio!!!!
Veniamo al campionato: la Lazio, ancora capolista, cade sotto i rigori di Borriello, e qui Muslera quasi fa il miracolo, e di Vucinic. Un brutto primo tempo seguito da una ripresa elettrizzante, questo il succo di una partita che i giocatori laziali hanno forse sentito troppo, e qui Reja non ha certo dato una mano ai suoi giocatori.
A soli due punti di distacco abbiamo il Milan, che supera 3 – 2 il Bari. Un risultato bugiardo, ma la squadra del livornese Allegri spreca troppo in attacco e concede troppo in difesa dove subisce due reti nelle uniche due occasioni che il Bari, alla quinta sconfitta consecutiva ed adesso all’ultmo posto con Parma e Cesena, crea.
L’Inter non è più la corazzata dell’anno scorso e, nell’anticipo delle 20e30 del sabato, si fa bloccare in casa dal Brescia. Caracciolo dribbla tutta la difesa interista ed insacca al quattordicesimo del primo tempo. Il solito leone Eto’o risponde, su rigore, a ripresa abbondantemente inoltrata. Milito spreca un’occasione colossale nel finale. Squadra nerazzurra anche perseguitata dalla sfortuna. Samuel, “ The Wall “, dovrà restare fermo fino alla fine del campionato.
Dietro troviamo la strana coppia Juve – Napoli. I primi battono, non senza qualche affanno, un Cesena mai domo, ma ormai in caduta libera. Del Piero, su rigore, Quagliarella e Iaquinta segnano le tre reti che mantengono i bianconeri torinesi a ridosso delle prime. Anche nel caso del team di Gigi del Neri, squadra bersagliata dalla malasorte: un primavera, il danese Sorensen, titolare in mezzo alla difesa, ed il reintegro di Grosso e Salihamidzic, fanno intendere la situazione di emergenza in cui si trova la squadra bianconera.
Gli azzurri napoletani superano 2 – 0 un Parma in evidente difficoltà. Cavani, acquisto azzeccatissimo, è il nuovo capocannoniere, mentre Pasquale Marino non sa più che pesci prendere. Attenzione a questo Napoli!
Per quanto riguarda il resto della giornata: la Fiorentina sembra essere uscita dalla crisi, superando il Chievo. Boccata d’ossigeno per il Bologna che supera un Lecce che, al di fuori delle mura amiche, poco combina. Samporia e Catania si spartiscono la posta con un risultato ad occhiali in un match scarsamente ineteressante. Udinese e Cagliari si spartiscono anche loro la posta, ma con due reti in più; in questo caso da segnalare la gran marcatura di Daniele Conti, con un gran destro al volo da fuori area. Nel posticipo delle 20e30, Pinilla e Toni si danno battaglia ed alla fine a spuntarla è il cileno del Palermo, che con la sua rete regala tre punti ad un Palermo forse fuori dalla crisi, mentre il grifone genoano precipita nei bassifondi della classifica.
Alla prossima, con il turno infrasettimanale
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