{rokbox title=| :: |}images/iaquinta.jpg{/rokbox}Sarebbero tante le argomentazioni di questo lunedì 14 novembre e credo sia d’obbligo iniziare con le luttuose notizie, sportivamente parlando, provenienti da Abu Dhabi. Red Bull campione anche nel titolo piloti, ma con con Webber, bensì con Vettel. Come si suol dire, fra i due litiganti, il terzo ha goduto. Strategia sbagliata in ambito Ferrari, è fuori di dubbio, ma un plauso va lo stesso al Cavallino perchè, fino alla fine, ha tenuto testa ad una macchina obiettivamente superiore e ieri questa superiorità si è vista tutta.
Forse l’incidente iniziale fra Liuzzi e Schumacher ha condizionato la gara…forse, ma questa non può essere una scusante. Con Todt, personalmente odioso, e Schumi, questo non sarebbe successo e forse il panzer tedesco avrebbe fatto anche qualche sorpasso in più rispetto all’asturiano. Ma chi aveva la strategia vincente era sicuramente Calderoli…cosa avrebbe fatto? Probabilmente avrebbe messo un po’ di grappa nel serbatoio della Rossa per farla andare un po’ più veloce!!!!! Caro Calderoli, si occupi un po’ di politica, visto che dovrebbe essere questo il suo mestiere.
Capitolo campionato: il Milan continua la sua marcia in testa alla classifica, strapazzando l’Inter ben al di là dell’ 1 – 0. Ibrahimovic, su rigore al quinto del primo tempo, stende i nerazzurri, incapaci di una reazione adeguata. Nemmeno una squadra rossonera rimasta in 10 nella ripresa facilita il compito alla squadra di Benitez, assolutamente irriconoscibile.
Riprende la sua marcia la Lazio che, con Zarate e Floccari, stende un supponente Napoli e resta in scia della squadra rossonera. Questa volta Lavezzi non fa il Maradona e Cavani non brilla. L’Aquila riprende il suo volo senza paura. Bravo Reja, che ha letteralmente trasformato questa squadra che, ricordiamolo, ad un certo punto della stagione passata, aveva rischiato di andar giù.
Juve e Roma decidono di non farsi male e, dopo un primo tempo battagliero, nella ripresa si accontenatano di un punticino che, comunque, non è da buttar via. Una gran girata di Iaquinta illude i bianconeri, ma un rigore del pupone, a primo tempo abbondantemente scaduto, regala il pareggio ai giallorossi. I vari opinionisti sportivi criticano Marotta perchè il dirigente bianconero ha osato parlar male dell’arbitro, quando la sola cosa che il buon direttore sportivo ha voluto rimarcare è stata solo la mancanza di equità in certe decisoni arbitrali. Ma si sa che certi opinionisti danno fiato alla bocca per dire solo cavolate. D’altronde son pagati per fare audience e non per dire cose sensate!
Il resto della giornata ci offre due splendide triplette del talentuoso argentino Pastore che, con le sue tre segnature dedicate a Maradona, stende il Catania nel derby siciliano, un bel Catania, e dell’eterno Totò Di Natale, che affossa un Lecce ai limiti dell’indecenza fuori casa.
Il Parma ottiene la sua seconda vittoria consecutiva, a spese di un Bari che pare alla deriva, con un gran destro al volo di Candreva. Il Bologna, con l’eterno di Vaio, stende il Brescia ( ma dove sarebbe la squadra felsinea senza questo giocatore! ). Il Genoa ottiene il suo secondo successo consecutivo, espugnando il campo del Cagliari cnn una rete del difensore, ex Arezzo, Ranocchia. Gilardino regala tre punti di platino alla Viola contro il Cesena, mentre Samp e Chievo, in una partita fra scapoli ed ammogliati, decidono di non farsi male e si portano a casa un punticino per uno.
A lunedì.
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