{rokbox title=| :: |}images/sslazio.jpg{/rokbox}Vola l’aquila Olimpia, sfuggita al suo addestratore, e vola l’aquila biancoceleste, che abbozza una fuga nei confronti delle sue inseguitrici. Primo posto in classifica, con quattro punti sull’Inter, fermata, nel posticipo, da un’agguerrita Sampdoria. La squadra biancoceleste supera per 2 – 1 un mai domo Cagliari. Floccari ed il capitano Mauri rendono vana la marcatura di Matri che, però, regala minuti di autentica sofferenza alla squadra di Reja che, in un finale non facile, riesce comunque a portare a casa i tre punti, relegando una bella squadra sarda all’ultimo posto in classifica. Goal da autentico rapinatore quello della punta laziale, mentre una marcatura abbastanza fortunosa quella del capitano, ma tutto fa brodo.
E mentre la Lazio festeggia il primo posto, l’Inter, nel posticipo delle 20e30, si deve affidare ancora una volta al suo fenomenale attaccante Eto’o, per raccattare un punticino che, comunque, è sempre meglio di niente. Questa volta Cassano esce allo scoperto, fa ammattire i difensori nerazurri e regala a Guberti, gran destro il suo, la palla del vantaggio blucerchiato. Dall’altra parte, Coutinho regala un assist d’oro al camerunense, che, nell’area piccola, insacca l’ 1 – 1 finale. Un Inter un po’ in sofferenza nel primo tempo, forse ancora reduce dalle fatiche di coppa, esce bene nella ripresa e, come un pugile suonato, reagisce bene a quello che poteva essere il colpo del ko.
La Juve non va oltre lo 0 – 0 a Bologna, dove aveva vinto negli ultimi 5 anni. Crea diverse occasioni la squadra bianconera, ma un super Viviano nega i tre punti. Prestazione, comunque, in linea con quella di giovedì in Europa League con il Salisburgo, cioè abbastanza grigia. E Krasic compie la furbata di fare una simulazione in area di rigore, con l’arbitro che concede la massima punizione che, poi, Iaquinta si fa parare…simulazione che rischia di essere pagata molto cara dal giocatore serbo. Ennesimo infortunio per Amauri. Del Piero entra nella ripresa, ma non incide.
Davanti alla Juve si assesta il Chievo che supera uno sfortunato Cesena per 2 – 1 proprio in piena zona Cesarini. Sfortunata la squadra bianconera perchè perde alla fine, ma la squadra clivense merita la vittoria nel derby fra i due presidenti. Dopo un primo tempo in cui la squadra romagnola ribatte colpo su colpo, nella ripresa non si segnala una sola occasione per il team di Ficcadenti e, se non si crea, non si segna. Il Chievo crea e vince.
La Fiorentina esce, momentaneamente, dalla crisi, superando per 2 – 1 il Bari che viene agganciato proprio dalla squadra viola a otto punti. Donadel, al suo primo goal dopo tre anni con un gran destro che colpisce il palo e poi si insacca, e il mai domo Gilardino rendono inutile la segnatura di Parisi e danno una boccata d’ossigeno alla compagine di Mihailovic.
Il Genoa non è più la bella squadra della stagione passata e, con una segnatura di Marco Rossi, supera il Catania con il minimo scarto. Squadra etnea troppo fragile fuori casa e formazione ligure che ha totalmente cambiato fisionomia ma, se continuano ad arrivare i tre punti, ben venga!
Il Lecce ha nel Via del Mare il proprio fortino, per ora, inespugnabile. Tre vittorie ed un pareggio per i giallorossi salentini. Anche il Brescia, nonostante il vantaggio iniziale siglato da Caracciolo, al suo centesimo goal tra i professionisti, cade sotto i colpi dei ragazzi di Gigi De Canio. Da cineteca il goal di Di Michele, sinistro al volo dal vertice sinistro dell’area di rigore. Quarta sconfitta consecutiva per i lombardi.
Parma e Roma sono in crisi di gioco e di risultati e si vede! Brutta la partita delle 12e30, con uno 0 – 0 che rispecchia fedelmente il momento delle due squadre. Solo Marques, per il Parma, e Mexes per i giallorossi provano a creare qualcosa, ma si vede che non è proprio un gran periodo. Totti esce già alla fine del primo tempo.
L’Udinese torna ad essere una gran bella realtà, e dopo le quattro sconfitte iniziali, ieri ottiene il decimo punto nelle successive quattro. Gran partita quella della squadra di Guidolin che con il marocchino Benatia e con un rigore di Di Natale regola un brutto Palermo che, nonostante la rete finale con la squadra friulana rimasta in 10, non crea altro, e nulla aveva creato nel resto del match. Brutta involuzione per la squadra rosanero.
E stasera un posticipo di altri tempi, quale Napoli – Milan.
Ciao, amici di Valdichianaoggi.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…