{rokbox title=| :: |}images/stories/vucinic.jpg{/rokbox}Una strana coppia si erge al vertice della classifica alla fine del quinto turno: Inter e Lazio si spartiscono la vetta con 10 punti a testa. Ma mentre la squadra nerazzurra esce sconfitta, ma non ridimensionata, dal match con la Roma, la Lazio domina nel gioco in quel di Verona, vincendo col minimo scarto, con una rete del ritrovato Zarate.
Roma – Inter 1 – 0: strano a dirsi, ma su questa partita non c’è molto da raccontare.
Una spettacolare incornata del subentrato Mirko Vucinic, al posto di un Totti non proprio al settimo cielo, regala tre punti ed una boccata d’ossigeno alla squadra giallorossa. Una partita sì veloce, ma con poche occasioni da rete, e quasi tutte nerazzurre, con la Roma che ha dimostrato una buona fase difensiva, mentre l’Inter non ha avuto quella cattiveria propria della grandissima squadra. Chivu, alla fine del primo tempo, ha manifestato il proprio malcontento, per non essere stato supportato a sufficienza nella fase difensiva.
Milan – Genoa 1 – 0: la squadra rossoblu non sembra più lo squadra che sapeva regalare un gran calcio. Subito il goal di Ibrahimovic, superbo pallonetto di esterno destro su lancio millimetrico di Pirlo al quarto del secondo tempo, il team di Gasperini è andato più volte vicino a subire il secondo goal. Nella prima frazione, invece, partita più equilibrata, ma con il Milan sempre in grado di controllarla. I rossoneri, a questo punto, si propongono come la squadra più accreditata a contastare i nerazzurri.
Chievo – Lazio 0 – 1: squadra clivense pressochè mai esistita, con la Lazio che sarebbe potuta scendere tranquillamente in campo senza il suo estremo difensore. Zarate croce e delizia dei tfosi biancocelesti. Sbaglia i goal più facili, mentre butta dentro i palloni più difficili, come il diagonale con cui ha deciso la gara. Lotito sempre contestato, ma con pochi soldi e con un allenatore d’esperienza questa squadra è in testa al campionato.
Juventus – Cagliari 4 – 2: fiato alle trombe, amici juventini! Sonante vittoria della squadra bianconera, anche se la difesa, specie sul primo goal, ha dimostrato i propri limiti cronici; ma un superbo Krasic, già entrato nel cuore dei tifosi, e forse Bonucci (!), per una sera mascherano i problemi di una difesa che proprio insuperabile non è, visti i 9 goal subiti in 5 partite, ma le 12 marcature realizzate sono un buon biglietto da visita per chi vorrà fare i conti con questa squadra. Potenza nel tiro, velocità e dribbling fanno del biondo juventino un acquisto davvero degno di questo nome!
Per quanto riguarda le altre partite, il Bari in cui Almiron, scarto juventino, è sempre più idolo dei tifosi, supera un buon Brescia per 2 – 1. Dimenticata, così, la serata da incubo di San Siro. Rivas e Barreto, su rigore, regalano i tre punti ai galletti, mentre il primo goal italiano del greco Konè è buono solo per i tabellini. Traversa di Cordova, fischiatissimo ex, su punizione.
Il Bologna strappa un punto a Catania. 1 – 1 il risultato finale, con rete dell’eterno Di Vaio, che riprende un suo rigore precedentemente respinto da Andujar, e sciagurata autorete del greco Britos che regala un pareggio che va molto stretto ai giocatori etnei, che si vedono anche annullare una rete a Maxi Lopez.
Il Napoli, visto il punteggio di 1 – 4, sembra aver dominato a Cesena. Tutto accade nella ripresa. Cesena in vantaggio con Parolo, ma Lavezzi, Hamsik su rigore che definire dubbio è un eufemismo ( e chissà se Mazzarri che ha sempre da ridire sugli episodi a sfavore delle proprie squadre avrà da ridire su questo a favore… ) ed una doppietta di Cavani, superlativo il quarto goal alla Del Piero dei tempi d’oro, ridimensionano le ambizioni di un Cesena che sembra sgonfiarsi.
La Fiorentina, seppur sia ancora in fase do convalescenza, supera 2 – 0 un Parma che, senza Giovinco, è ben poca cosa. Liajcic su rigore e De Silvestri, con un tiro da fuori nettamente deviato, danno tre punti d’oro alla viola. Per il bel gioco se ne riparlerà!
Il Palermo che aveva sbancato Torino, strappa un punto, molto a fatica, contro un Lecce che proprio sprovveduto non è. Giacomazzi e Corvia mandano il Lecce in paradiso, ma Pinilla, ex Grosseto, prima, e Maccarone poi rispediscono i pugliesi nel frattempo rimasti in 10 proprio per l’espulsione di Giacomazzi, in purgatorio.
L’Udinese trova il suo primo punto in quel di Marassi contro una Samp in fase involutiva. Meritato questo primo punto dei fiulani che creano la più grossa occasione con un pallonetto di Di Natale respinto poco prima della linea di porta. Cassano e Pazzini sembrano attraversare un periodo di scarsa forma.
E domenica ci aspetta Inter – Juve.
A lunedì, fedeli lettori
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