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Il lunedì nel pallone (anno 2, numero 4)

{rokbox title=| :: |}images/benitez.jpg{/rokbox}Il quarto turno ha separato la strana coppia. Adesso, da sola in testa alla classifica, si trova l’Inter, autrice di una prestazione straripante contro il Bari, fino a ieri sera imbattuto. La partita dei galletti pugliesi è durata 20 secondi, il tempo di prendere un clamoroso palo con Sergio Almiron, senza che la squadra nerazzurra riuscisse a toccar palla, e da lì è iniziato il monologo del team di Rafa Benitez.

Un Eto’o semplicemente monumentale, due goal su rigore, ed un ritrovato Principe Milito, autore pure lui di una doppietta, regalano i primi tre punti veramente convincenti alla propria squadra.
E adesso chi fermerà la sinfonia nerazzurra? Difficile che lo possano fare Brescia e Chievo, comunque adesso seconde a pari punti. La prima supera una Roma molto sfortunata, per non dire altro, per 2 – 1. Si può dire, nella partita del Rigamonti, che l’arbitro non sia stato in gran forma. Il secondo goal consecutivo di Borriello non basta a regalare una gioia a mister Ranieri. Nella ripresa si vede Adriano, che al settimo minuto di recupero, con una strisciata di testa, sfiora quello che sarebbe stato un giusto pari.
Il Chievo espugna il San Paolo con il rotondo punteggio di 3 – 1. Ai napoletani non basta il vantaggio iniziale di Cannavaro junior. Pellissier, con destro al volo di rara bellezza e precisione, lo svizzero di colore Hernandez, ed ancora l’aostano, su retropassaggio scellerato di Cannavaro, fanno ragliare di disperazione il ciuccio napoletano. Prestazione scintillante dei clivensi, ormai una chiarissima realtà di questo campionato.
Lo scintillante Milan della prima giornata sembra già uno sbiadito ricordo: 1 – 1 in casa della Lazio, dove il “profeta” Hernanes si dimostra sempre di più un eccellente acquisto. Ai rossoneri non basta la prima rete, in campionato, di Ibrahimovic, su eccellente imbeccata di Seedorf. Sergio Floccari, su assist al bacio del giocatore di cui sopra, regala un punto meritato alla sua squadra. Nemmeno un missile terra – aria di Zambrotta, schiantatosi sulla traversa, cambia le sorti della partita. E così, la squadra rossonera, dopo sole 4 partite, si trova già a 5 punti dai cugini nerazzurri.
L’Udinese è l’unica squadra ancora a zero punti, nonostante la prima rete di Di Natale, due traverse ed una bella partita. Gimenez e l’eterno Di Vaio danno i tre punti, immeritati, alla squadra felsinea. Guidolin trema.
Cagliari e Samp decidono di non farsi male. 0 – 0 il risultato finale in una partita con poche emozioni, dove Cassano, misteriosamente, non scende in campo. La squadra sarda mantiene, così, la sua imbattibilità, mentre la squadra blucerchiata è ancora in fase di convalescenza.
L’imbattibilità la perde il Cesena al Massimino di Catania. Silvestre e Maxi Lopez, al primo centro stagionale, stendono i giocatori romagnoli, apparsi non al massimo della forma.
Gilardino e Frey regalano un brodino caldo alla Fiorentina. Il primo, con il primo goal dopo sei mesi, il secondo con almeno tre parate monumentali. Una prestazione non scintillante quella della squadra viola, che prende un palo con Alessio Cerci, ma che almeno serve a far smuovere la classifica alla squadra di Sinisa Mihailovic.
Lecce e Parma pareggiano per 1 – 1. Jeda e l’eterno Crespo gli autori delle due marcature, che offre pochi altri spunti. Un punto, per entrambe le compagini, che potrà risultare molto prezioso da qui alla fine del campionato.
E stasera bel posticipo fra Juve e Palermo, domani accuratamente commentato.
A domani

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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