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Nella celeberrima trasmissione “ Novantesimo Minuto “ di qualche anno fa, c’erano degli strepitosi inviati al termine delle partite che ci facevano sognare. E quando era l’epoca dei duelli fra Milan e Napoli, Gianni Vasino diceva: “ Milano chiama “, ed il suo collega Luigi Necco replicava: “ Napoli risponde “. Ma poi i mitici Cesare Castellotti, Giorgio Bubba, Marcello Giannini e via discorrendo. Con tutto il rispetto, ma quelli di oggi, seppur estremamente competenti, non hanno niente dei loro predecessori.
Il Milan chiama ed il Napoli risponde…ma mentre la vittoria dei rossoneri appariva scontata, e così è stata contro un Parma alla frutta, il Napoli fa conoscere, per la prima volta quest’anno, la sconfitta casalinga alla Roma, una squadra quella giallorossa alla deriva. Nel primo caso, Seedorf, Cassano ed un doppio Robinho fanno impazzire la difesa parmigiana; nel secondo, una Roma impalpabile e nervosa, che fino ad ora aveva mascherato i suoi problemi con qualche giocata dei singoli, crolla al cospetto di un Napoli che, probabilmente, non disputa la partita della vita, ma tanto basta ed un doppio Cavani, in stato di grazia quest’anno, ( basti vedere anche il rigore… ) mantiene aperto il discorso scudetto; discorso scudetto al quale rimane aggrappata la Lazio, che espugna il campo di Brescia. Kozak, goal di testa, al posto di Zarate, sta dando i suoi frutti e, nonostante qualche episodio fortunoso, l’aquila biancoceleste si porta a casa i tre punti meritatamente.L’Inter, invece, sembra abbandonare il sogno scudetto, non tanto per il distacco in classifica che si può anche ridurre nel recupero di mercoledì con la Fiorentina, bensì per la scialba prova offerta nel derby d’Italia. Partita molto tesa quella fra bianconeri e nerazzurri, non certo spettacolare, decisa da un colpo di testa di Matri su precisa imbeccata di Sorensen. Primo tempo a dir poco scialbo quello della squadra nerazzurra, che esce nella ripresa, sfiorando il pareggio in almeno un paio d’occasioni con Eto’o, clamorosa la sua traversa quasi a porta vuota, ma la squadra bianconera tiene botta e sfiora a sua volta il raddoppio con lo stesso Matri. Quello che non è piaciuto della squadra di Leonardo è stato l’affrontare la partita quasi con supponenza, come se il goal dovesse arrivare per forza. Cosa dire della Juve? Recuperati un po’ di giocatori e con un paio di acquisti azzeccati, la zona Champion’s può ancora arrivare.Le altre partite: il Palermo, a cui non basta il solito Pastore, crolla in casa con la Fiorentina. Una difesa, quella rosanero, imbarazzante, mentre la Viola, almeno per una partita, sembra tornata quella di poco più di un anno fa.L’Udinese continua nel suo sogno e con lo scoppiettante successo di Cesena si mantiene ai limiti delle zone nobili, mentre sprofonda, pur non giocando male, il team romagnolo. La Samp riprende a vincere, una vittoria orgogliosa quella blucerchiata, contro un Bologna forse in fase di relax, mentre il Cagliari continua a non pareggiare e ne fa quattro al Chievo, anch’esso forse un po’ troppo rilassato. Il Catania inguaia, in rimonta, il Lecce, grazie anche a due strepitose punizioni di Lodi, regalando così la prima vittoria al suo tecnico Simeone, mentre il Bari riesce ad interrompere la sua striscia negativa, pareggiando, fra le mura amiche, contro un Genoa che non poteva chiedere di meglio.Alla prossima
Stefano “ Steve the broker “ Bertini
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