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Il lunedì nel pallone (anno 2, numero 18)

{rokbox title=| :: |}images/leonardointer2.jpg{/rokbox}Nuovo anno, vecchie storie, amici del pallone! Le storie vecchie riguardano il solito dispendioso ed umiliante, per chi lo subisce, cambio d’allenatore. Vi ricorderete, ovviamente, lo sfogo di Benitez al termine del match vinto con il Mazembe, che regalava al team nerazzurro la Coppa Intercontinentale, quando il tecnico spagnolo si lamentava delle sue richieste non accolte da Moratti.

L’Inter, ammettiamolo, giocava male. Stasera, ed iniziamo a parlare di campionato, la squadra nerazzurra, sotto la guida del neo tecnico Leonardo, ha letteralmente surclassato una squadra quale il Napoli, che sembrava, con tutto il rispetto, una squadretta di metà classifica. Una doppietta di Thiago Motta, di piede e di testa, più un’incornata di Cambiasso rendono vana la marcatura di Pazienza per un Napoli, che Mazzarri, buono anche lui (!) nelle sue dichiarazioni vittimistiche pre partita, aveva caricato troppo. E così il buon Rafa è già dimenticato, mentre Leo, vecchia bandiera rossonera, è già il nuovo idolo nerazzurro. Misteri del calcio!
Il Milan, pur senza entusiasmare, vince 1 – 0 a Cagliari con una rete del giovanissimo Strasser nei minuti finali, imbeccato da Cassano ( ebbene sì, proprio lui! ). Nenè si divora due goals, dopo la tripletta di nemmeno un mese fa e Donadoni raccatta la sua seconda sconfitta consecutiva. Dietro la squadra rossonera il vuoto: la Lazio non va più in là di un misero pareggio in quel di Genova contro il grifone, con un primo tempo da film splatter di entrambe le formazioni, mentre nella ripresa le cose vanno un po’ meglio, con Hernanes che colpisce un palo con un gran tiro da fuori, e Toni, che di testa, la sua specialità, sbaglia un’occasione clamorosa. Muslera, tanto criticato dai propri tifosi, salva in un paio di occasioni la porta laziale.
La Juve, che aveva la grande occasione di mettere il fiato sul collo della squadra rossonera nell’anticipo dell’ora di pranzo, crolla inverosimilmente in casa contro il Parma. 1 – 4 il risultato finale, con Quagliarella che si rompe dopo due minuti e Felipe Melo che i tifosi juventini tornano a ricordare quello che era la passata stagione: un delinquente, calcisticamente parlando. Subisce un fallo, forse non dei più ortodossi, e lui da terra che fa? Tira un calcio in piena faccia al suo avversario e si fa buttare fuori! Gioco facile per la squadra ducale, che con una doppietta di Giovinco, Crespo, che quando vede la Juve vede rosso, e Palladino stendono la Vecchia Signora, cui il goal di Legrottaglie è buono solo per i tabellini. Urge un mercato di riparazione fatto con i crismi giusti se non si vuole arrivare all’inizio della prossima stagione a fare ancora i preliminari di Europa League. Un terzino e due punte!
Dietro iniziano a correre: la Roma, seppur fra le polemiche, stende il Catania sempre troppo fragile fuori casa. Le doppiette di Borriello e Vucinic permettono alla squadra giallorossa, ancora comunque da lavori in corso anche con la faccenda Adriano, di scavalcare la Juve.
Il Palermo è la squadra che, attualmente, gioca il miglior calcio e surclassa la Samp per 3 – 0 in quella che l’anno scorso era una sfida che valeva la Champion’s. Miccoli, Migliaccio e Maccarone, che potrebbe tornar utile visto l’infortunio di Pinilla, mandano a casa i blucerchiati che poco hanno da recriminare.
Nel derby dell’Appennino, primo tempo per il Bologna che segna con Di Vaio, alla decima marcatura su 17 totali della squadra felsinea; secondo tempo per la viola che pareggia con Santana. Un punto che fa comodo ad entrambe le formazioni. Ennesima sceneggiata di Mutu, ormai con i bagagli pronti, forse con destinazione Cesena.
A proposito di Cesena: nello scontro salvezza, la squdra romagnola espugna il Mompiano di un bruttissimo Brescia per 2 – 1. Squadra bianconera forse non più scintillante come ad inizio stagione, ma quel che conta sono i risultati e questi stanno arrivando, mentre per Beretta arriva una pesantissima seconda sconfitta consecutiva.
Nel derby pugliese, dopo tre pareggi e nove sconfitte, il Bari trova una fondamentale vittoria nello scontro salvezza, espugnando il Via del Mare di uno sfortunato Lecce. Creano occasioni i salentini, soprattutto una con Ruben Olivera, ma Okaka, proveniente dalla Roma, zittisce i tifosi giallorossi, mandando, invece, in visibilio,  i propri.
L’Udinese supera un brutto Chievo per 2 – 0, ed indovinate chi realizza la seconda marcatura con un gran tiro a giro, tornando ad essere il capocannoniere? Totò Di Natale. Prima marcatura ad opera, invece, di Sanchez, obiettivo di mercato interista.
A lunedì, amici di Valdichiana oggi.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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