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Il lunedì nel pallone (anno 2, numero 16)

{rokbox title=| :: |}images/donadoni.jpg{/rokbox}Siamo sicuri che il cambio d’allenatore, a campionato in corso, serva davvero a risolvere i problemi di una qualsiasi squadra? Certo, è più difficile cambiare tutti i giocatori, e soprattutto più dispendioso, ma ad esempio a Cagliari, Donadoni ha fatto 9 punti in 4 partite con gli stessi giocatori che aveva Bisoli. Non sarà forse un problema di spogliatoio?

L’effetto Ballardini, al Genoa, sta già finendo. Beretta, al suo esordio sulla panchina del Brescia, ha vinto, ma è migliorato qualcosa nel gioco? Ha avuto solo la fortuna che non aveva avuto Iachini e grazie ad una mega papera di Curci su punizione non irresistibile di Cordova si è portato a casa i tre punti. E con questo la prima partita è liquidata. Vogliamo ricordarci quando Ancelotti sostituì Lippi? O Zaccheroni con Ferrara? Ma quando si vince, l’allenatore passa in disparte.
Il Milan maramaldeggia sul Bologna con Boateng, Robinho ed Ibrahimovic. La squadra rossoblu, purtroppo per lei, ha ben altro a cui pensare, mentre i rossoneri sembrano avere una marcia in più. E se Abbiati si mette pure a parare i rigori, vien da pensare che a questo punto è aperta solo la lotta per il secondo posto alla quale, per ora, partecipano Juve, Lazio e Napoli, senza escludere Palermo, Roma e, ovviamente, Inter, che ieri non ha giocato, trovandosi negli Emirati Arabi per la Coppa Intercontinentale.
Il Napoli, in uno dei tanti anticipi del sabato, ha avuto ragione di uno sfortunato Genoa. Una capocciata di Hamsik ha dato i tre punti alla squadra partenopea. Anche se rimasti in 10, gli azzurri napoletani non hanno sofferto un granchè le folate genoane.
Palermo ed Udinese, negli altri due anticipi, avevano ragione, rispettivamente, di Parma e Fiorentina, queste ultime due passate in vantaggio, ma poi prontamente surclassate, se non nel punteggio, almeno nel gioco. Lucarelli e Santana illudevano, ma Pinilla, Miccoli e un autorete di Zaccardo nel primo caso, ed Armero e il solito Di Natale nel secondo, non lasciavano scampo alle formazioni di Marino e Mihailovic che, così, continuano a restare nei bassifondi della classifica.
Una tripletta di Nenè, spettacolare il primo goal, sinistro al volo dopo respinta della traversa, manda a casa un Catania troppo fragile in trasferta, ed ieri anche nervoso, viste le due espulsioni.
Il Lecce torna alla vittoria, naturalmente in casa, a spese di un Chievo ieri veramente brutto. 3 – 2 il risultato finale e gialloblù clivensi reduci da una brutta settimana, dopo la sconfitta di Bologna nel recupero dell’8 dicembre.
Un goal di Juan stende un Bari ormai alla deriva per gli innumerevoli infortuni, ed anche ieri senza 10 possibili titolari. Roma non bella, ma quel che conta sono i tre punti che tengono i giallorossi nelle posizioni di vertice.
Nel posticipo, una buona Juve batte all’ultimissimo secondo una Lazio, che sembra accontentarsi troppo presto del pareggio. All’incornata di Chiellini dopo due minuti risponde, su mischia, Zarate. In precedenza, la Juve aveva sfiorato il raddoppio con Quagliarella, una prestazione la sua, comunque, non all’altezza delle ultime. Aquilani, Del Piero, Pepe, Krasic sfioravano più volte la rete del vantaggio. Anche la squadra di Reja ha avuto le sue occasioni, subito dopo il pareggio una clamorosa con Floccari ed un paio nel finale con Zarate, ma la solita sgroppata di Krasic sulla fascia con pallone messo in mezzo e deviato fortunosalìmente per la Juve da Muslera nella propria porta, ha regalato i tre punti al team bianconero. La Lazio ha avuto un buon possesso palla, ma quaasi mai ha affondato i colpi e, soprattutto un giocatore come Hernanes che spesso fa la differenza, ieri l’ha fatta all’incontrario. Anche Zarate, a parte la rete, non si è distinto per una gran prestazione, potendo approfittare di un giocatore inesperto come Sorensen. Nella Juve, da segnalare, invece, le eccellenti performances, a parte le reti, di Chiellini e Krasic. Un leone in difesa il primo, una scheggia devastante sulle fasce il secondo, anche se, forse, non è stato servito con continuità. In conclusione, buona Juve e Lazio un po’ sotto le aspettative.
Alla prossima

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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