{rokbox title=| :: |}images/biscardi.jpg{/rokbox}Soffermandomi sulle varie trasmissioni domenicali concernenti il calcio, ho avuto una conferma: le trasmissioni tipo “ Il Processo di Biscardi “ sono sempre più di moda. Conduttori in balìa degli ospiti, telecronisti tifosi della propria squadra che si dimenano come il peggior ultrà, opinioni in studio ai limiti della rissa…e tutto questo solo per fare un mezzo punto in più di audience. Ma dove è andata a finire l’etica professionale?
Non è questo il tipo di giornalismo al quale, personalmente, mi piace assistere.
Capitolo campionato: le prime tre vincono, e tutte e tre possiamo dire che anche convincono. Il Milan fa letteralmente polpette del Brescia. Un 3 – 0 già nel primo tempo non dà adito a discussioni. Ibra, quando decide di fare il fenomeno, è secondo a pochi. Assist per il primo goal di Boateng e goal che chiude la partita segnano il suo tabellino domenicale.
La Lazio non è più una sorpresa e, purtroppo per i tifosi nerazzurri, non lo è più nemmeno l’Inter. 3 – 1 il risultato per gli uomini di Reja. Solo sul 2 – 0 il team nerazzurro abbozza una reazione, segnando il 2 – 1 con Pandev ed andando anche vicino al pareggio con Cordoba, ma una magìa su punizione di Hernanes chiude i conti e lascia l’aquila biancoceleste a 3 punti dal Milan.
La Juve espugna il Massimino di Catania, da un anno imbattuto in casa: 3 – 1 e terzo posto a sei punti dalla squadra di Allegri e tre da quella di Reja. Inizio in sofferenza per la compagine bianconera, ma al primo vero affondo bianconeri in vantaggio con Pepe su assist di Iaquinta. Pareggio immediato di Morimoto, ma una doppietta di Quagliarella rimette le cose a posto. A dire il vero, le reti del Quaglia sarebbero 3, ma…tre marcature di ottima fattura. Catania anche sfortunato, con un ottimo Storari, ma la Juve sfiora il quarto goal in altre tre circostanze con Del Piero, Iaquinta e Krasic.
Gli altri match: la Roma, dopo essere stata in vantaggio di due reti, con doppietta di Simplicio, si fa raggiungere e quasi superare dal Chievo che prima accorcia con Moscardelli, cuore giallorosso, e poi con Granoche. De Rossi nervoso, espulso. Roma sprecona e gran cuore dei clivensi.
Il Bologna, afflitto da grossi problemi societari, con i giocatori che non prendono gli stipendi da sei mesi, espugna Cesena, nel derby emiliano – romagnolo, derby che nella massima serie non si vedeva da circa vent’anni. Di Vaio, la bandiera, e Britos, regalano tre punti di platino alla propria squadra, adesso anche penalizzata di un punto.
Dopo sette mesi di varie vicissitudini, Mutu torna a segnare e con un eccellente stacco di testa regala i tre punti alla propria squadra, contro il Cagliari di Donadoni, che sembra già aver esaurito la propria verve. Annullato un gran goal a Donadel. La Viola sembra essersi ritrovata.
Sprofonda il Lecce, che, dopo essersi portato in vantaggio, ne becca tre dal Genoa. Se anche al Via del Mare la squadra salentina perde colpi, le porte della serie cadetta si schiudono. 10 punti in 5 partite, invece, per Ballardini.
Bel match fra Parma ed Udinese. Di Natale risponde con un goal dei suoi a Crespo, ma lo stesso Valdanito regala tre punti di platino ad una buona squadra ducale. La squadra friulana non esce, comunque, ridimensionata.
Il Bari sprofonda, anche con un po’ di sfortuna, a Marassi. Pazzini ha iniziato a segnare da quando Cassano è stato messo fuori rosa. Guberti ne fa due, splendido tiro a giro il primo, ed il povero Ventura va sempre più giù con i suoi galletti.
Stasera gran posticipo fra Napoli e Palermo.
A lunedì, se non ci sarà sciopero.