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Il lunedì nel pallone (anno 2, numero 14)

{rokbox title=| :: |}images/mauri.jpg{/rokbox}Il campionato spezzatino colpisce ancora con l’anticipo delle 12e30. Stadio Meazza per non tanti intimi che hanno preferito restarsene a casa a mangiarsi un bel risottino allo zafferano. Come dargli torto? E il prossimo turno sarà anche peggio: l’anticipo degli anticipi venerdì sera, i posticipi dell’anticipo o gli anticipi dell’anticipo il sabato, il posticipo degli anticipi la domenica alle 12e30, cinque misere partite la domenica pomeriggio, maltempo permettendo, e l’immancabile posticipo della domenica sera che, in questa stagione, mi sembra proprio il massimo!

Cosa non si fa per la pay tv e per i tifosi. Una volta era bello andare allo stadio la domenica pomeriggio, ma adesso anche con la tessera del tifoso lo stadio si è ridotto ai pochi vips, ai tifosi della curva ed al tifo organizzato. Tutto per il business!
Campionato: rallentano quasi tutte le grandi, in alcuni casi abbiamo brusche frenate, in altre abbiamo dei fuoripista senza conseguenze, mentre l’Inter ne fa cinque al Parna, rischiando di prenderne altrettanti. Crespo fa tremare i suoi ex tifosi con una doppietta, ma una tripletta di Stankovic con due deviazioni dei difensori parmigiani più altre due segnature rimettono, parzialmente, a posto le cose. Due miracoli di Castellazzi e due pali negano un meritato pareggio alla squadra ducale. Brodino per i nerazzurri.
Il Milan capolista spreca l’inimmaginabile contro la Samp. Pazzini risponde a Robinho, Seedorf si divora un’occasione colossala a tu per tu con Curci e, così, la squadra del livornese Allegri torna a casa con un punticino, ma, tranne, l’Inter, nessno ne approfitta. Anzi, Lazio e Juve faticano non poco con Catania e Fiorentina. Il profeta Hernanes risponde alla marcatura etnea già nel primo tempo e nel secondo la squadra laziale sfiora, a più riprese, il vantaggio, ma nel finale il team siciliano spreca un contropiede mostruoso, traccheggiando ai limiti dell’inverosimile nell’area piccola.
La Juve va sotto dopo cinque minuti con la Fiorentina: cross innocuo di Vargas, deviazione nella propria porta di Motta e la frittata è fatta. Juve molto a sprazzi, non brillante e la Viola spreca qualche buon contropiede. Almeno tre miracoli di Boruc tengono in piedi la compagine di Mihailovic, ma una magia del subentrato Pepe con una rete stile primo Del Piero rimette a posto le cose e regala un meritato punto alla squadra zebrata. Decimo risultato utile consecutivo, ma con qualche ombra. Con questo pareggio viene agganciato il Napoli, travolto in quel di Udine. Di Natale torna il fenomeno della passata stagione e con una tripletta zittisce Mazzarri. Da cineteca la seconda marcatura con un collo interno destro mostruoso!
La Roma si squaglia a Palermo. La vittoria nel derby aveva dato adito a qualche illusione, ma il match di ieri le ha spente tutte. Se, oltre a Pastore, torna pure Miccoli, questo Palermo non teme nessuno, mentre la Roma deve tornare a temere sé stessa.
Gli altri match: Bari e Cesena non si fanno male e l’ 1 – 1 è un piccolo antipasto in attesa di tempi migliori. Brescia e Genoa, sotto la neve, si accontentano anche loro di spartirsi la posta. 0 – 0 e tutti a bersi un tè caldo. Il Cagliari sambra fare sconquassi del Lecce, portandosi sul 3 – 0 ma Olivera e Di Michele fanno tremare i tifosi sardi, ma adesso a tremare è De Canio. Bologna e Chievo, sotto la neve, si fanno un regalo di Natale anticipato non giocando e rimandando il proprio impegno a data da destinarsi.
Alla prossima

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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