{rokbox title=| :: |}images/pato.jpg{/rokbox}Ricomincia il campionato di calcio di serie A e con grande piacere torniamo ad ospitare Stefano Bertini con la sua rubrica “Il lunedì nel pallone”. Buon lavoro al sempre ottimo Stefano e buona lettura a tutti gli appassionati di calcio
Amici del gioco più amato dagli uomini e più odiato dalle donne, il campionato 2010/2011 ha aperto i battenti in maniera abbastanza soft per ciò che riguarda il numero delle reti segnate, solo 15, in attesa di Bologna – Inter di stasera, ma già con qualche sorpresa. Le principali rivali della nuova Inter targata Rafa Benitez offrono prestazioni altalenanti: ottimo il Milan del neo acquisto Ibrahimovic che, così, torna sull’altra sponda del Naviglio, contro una squadra, però, troppo inconsistente per essere vera, cioè il Lecce. 4 – 0 il risultato finale, ma poteva tranquillamente finire in goleada.
Una doppietta di Pato, Thiago Silva sulla linea di porta dopo un’azione di sfondamento, e l’inossidabile Inzaghi affossano la squadra di De Canio che, dopo soli 28 minuti, già si trova sotto di tre reti. Chevanton, un ritorno, al posto di Giuliatto, non cambia le carte in tavola.
La Roma, nel secondo anticipo del sabato, stecca parzialmente contro la neopromossa Cesena, pareggiando a reti bianche. Molte le critihe nei confronti della squadra giallorossa, ma la sola colpa della squadra di Ranieri è stata quella di aver sbattuto contro “nonno” Antonioli, 41 anni fra pochi giorni. Certo, non è stata la Roma che ha conteso lo scudetto fino all’ultima giornata dello scorso campionato all’Inter, ma ancora siamo alla prima giornata e ci sarà sicuramente tempo per migliorare. Si è visto, comunque, un buon Totti. Ottima la prova della squadra romagnola a cui, però, probabilmente manca un bomber in grado di fare quei goal necessari per la salvezza. Bogdani non sembra quel tipo di attaccante.
La terza presunta rivale stecca, invece, malamente in quel di Bari. Erano circa 30 anni che la squadra bianconera non perdeva all’esordio in campionato, e, se il buongiorno si vede dal mattino, anche quest’anno ci aspetta un’annata non facile. Tanti nuovi acquisti in campo, ma nessuno fa la differenza. Krasic esce nell’intervallo per far posto a Martinez, Pepe corre molto, ma è poco incisivo. Quagliarella, acquisto dell’ultimissima ora, non riesce a trovare la giocata vincente; la difesa si fa prendere spesso d’infilata, mentre la prova di Marchisio è quantomeno imbarazzante, visto anche lo spazio che concede a Donati in occasione del goal che decide il match in favore dei galletti pugliesi. Dopo la prova di ieri si parla di mercato sbagliato, di troppi giocatori di quantità più che di qualità, mentre fino al fischio di inizio, si scriveva di Juve regina del mercato. A mio avviso, i nuovi innesti sono buoni, anche se ci sarebbe ancora bisogno di un difensore centrale e non avrei dato via Trezeguet; questo giocatore ha fatto la storia della Juve, e vederlo adesso nella serie B spagnola all’Hercules di Alicante, non è certo un bel vedere. Si parla di Pazzini, su cui però c’è il Real Madrid ( a proposito, l’esordio di Mourinho non è stato un granchè, 0 – 0 a Maiorca ), e di Borriello che, arrivato Ibrahimovic, presumibilmente avrà poco spazio. Vedremo….
Nel primo anticipo del sabato, il Genoa aveva battuto l’Udinese per 1 – 0. Decide una splendida rovesciata di Mesto, una vera illuminazione che squarcia le nubi addensatesi sul Friuli. Partita non bella, con un Di Natale, bomber della stagione passata, non particolarmente incisivo.
In un match fra due squadre destinate, probabilmente, a lottare per non retrocedere, il Chievo compie l’ennesimo miracolo, mettendo tre punti in cascina contro un Catania che ha nel solo Ricchiuti, autore dell’ effimero 1 – 1 con un pregevole pallonetto, il vero terminale dell’attacco etneo, mentre Maxi Lopez e Mascara sembrano avere le polveri bagnate. Moscardelli, al suo esordio in serie A alla gagliarda età di 30 anni, timbra il vantaggio clivense, mentre il sempre eterno Sergio Pellissier, su rigore, sigla il 2 – 1 finale in favore dei gialloblù di Stefano Pioli.
Fiorentina e Napoli pareggiano per 1 – 1. Goal fantasma di Cavani in avvio di partita, con un colpo di testa che sbatte sulla traversa e ricade sulla linea di porta; all’inizio della ripresa pareggio viola con D’Agostino, con una bella sventola da fuori area. Partita, in ogni caso, non bella e, anzi, piuttosto nervosa, con un espulso per parte.
Palermo e Cagliari danno vita al risultato ad occhiali, con Nenè sponda sarda, più di Hernandez lato rosanero, protagonista. Sirigu e Agazzi si confermano due ottimi portieri.
Un eccellente Parma supera 2 – 0 un Brescia ancora in fase di costruzione. Bojinov e Morrone gli autori delle due marcature, ma su tutti è da rimarcare la prova dell’ex bianconero juventino Giovinco (…), autore di assist al bacio e di una traversa su punizione degna del Del Piero dei tempi d’oro.
Sampdoria – Lazio 2 – 0: un buon primo tempo dei biancocelesti non è sufficiente per portare a casa almeno un punto. Un rigore di Cassano ed una marcatura abbastanza fortunata di Guberti regalano tre punti alla formazione blucerchiata. Nella Lazio la coppia Hernanes – Zarate non fa faville.
Stasera Bologna – Inter, con la squadra felsinea senza allenatore, visto l’esonero di Colomba per divergenze col presidente e la corazzata nerazzurra chiamata al riscatto dopo l’imbarazzante prestazione offerta nella finale di Supercoppa europea contro l’Atletico Madrid.
E si ritorna fra due settimane, causa impegni europei della Nazionale con Estonia e Far Oer.
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