La vicenda delle Biomasse di Renaia ha avuto il suo iter “confuso“ e il finale ambiguo, gli enti come sempre dopo vari “scarica barili “ hanno espresso quel si che ci aspettavamo visto come ragionano…..
Cortona non merita tutto questo, il Sindaco aldilà del suo impegno “finale”, ha dato dimostrazione di non tenere a bada nemmeno i suoi, non ha avuto il coraggio di emanare un piano e/o un regolamento ferreo che impedisse la messa in funzione di centrali a biomassa nel territorio, almeno quelle alimentate con olio di palma. I cittadini non contano niente per questi amministratori, le seimila firme, il consiglio comunale aperto con centinaia di persone, gli articoli stampa, le manifestazioni, non sono servite a dimostrare che il popolo cortonese non vuole queste biomasse, quando si dice che il popolo è sovrano…..
Non è nemmeno vero il fatto che il Comune non può fare niente, anche perché stranamente nel fotovoltaico un regolamento di giunta è stato fatto, anche se agevola chi “prima arriva priva alloggia” ……
Il Sindaco se ama il territorio, deve mettersi da parte, prima perché ha taciuto ( era in corso la campagna elettorale ) per mesi nascondendo ai cittadini che era stata richiesta una messa in servizio di centrali a biomassa, l’altra perché oramai la sua giunta ha dimostrato di non essere in grado di gestire il territorio e la cosa pubblica. Una amministrazione che sfora il patto di stabilità, che programma le opere triennali con la copertura finanziaria proveniente dalla vendita dei soli immobili, che non ha presentato un bilancio lungimirante teso allo sviluppo economico del territorio, che non tutela il commercio, l’artigianato e il turismo, che non potenzia il sociale in un momento di crisi, che non ama il territorio, si deve dimettere.
Anche all’interno del palazzo comunale esiste un massiccio scontento, anche perché non c’è la giusta motivazione dei dipendenti comunali ad espletare l’incarico affidato, insomma non c’è la squadra, manca quella guida che in qualche modo stimoli chi deve lavorare.
La messa in servizio delle centrali a biomassa di Renaia, se queste partiranno, non è certo una vittoria per il territorio, immagino tutti quei turisti che verranno informati sulle centrali, come la prenderanno, visto che molti di loro scelgono Cortona non solo per l’arte e la cultura, ma anche per l’ambiente.
Come sempre, oramai a bocce ferme, o quasi ferme, una riflessione è d’obbligo, pensando a come è stata gestita la vicenda, con un inizio pieno di lacune e di “top secret “ , senza un adeguato sopralluogo, tra l’altro il tutto confermato dai tecnici anche in consiglio comunale aperto, senza vedere il contesto ambientale circostante, senza vedere se esiste una viabilità di accesso, senza vedere il tetto in eternit, senza vedere niente….
Oggi scopriamo che il Sindaco, almeno da quanto riportato sui vari articoli stampa, ha richiesto lo smantellamento del tetto in eternit del capannone, confermando evidentemente che non era tutto così a posto come volevano farci credere dall’inizio, senza dimenticare che gli organi preposti ai controlli non hanno visto quello che esisteva intorno all’area, già al momento della prima autorizzazione, ma che esiste però un bel servizio fotografico…..
Ora credo francamente che c’è bisogno di un vero approfondimento dell’intera vicenda, io a differenza alcuni ho fiducia nella giustizia e nella magistratura, e qui solo una seria e approfondita indagine potrà dare un reale esito alla vicenda, non escludendo eventuali “conflitti” di interesse sugli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni, un appurato controllo di tutti i vari atti inseriti nella pratica con date e protocolli, oltre alla questione affitto che vede prima lo sfratto poi dopo pochi giorni il riaffitto alle stesse società. Che venga fatta chiarezza al più presto per dare una risposta ai cittadini che hanno subito un torto vedendo superata la volontà popolare