Seconda puntata del ‘fuoco amico’ di Albano Ricci, Consigliere comunale del PD di Cortona, che intervista alcuni fra gli esponenti locali di quel partito. Stavolta tocca a Tania Salvi, Presidente del Consiglio Comunale.
{rokbox title=|Tania Salvi :: Presidente delConsiglio Comunale di Cortona|}images/stories/salvi.jpg{/rokbox}Ciao Tania, dopo il debutto di Francesca Basanieri sei tu la prossima “vittima” del mio fuoco amico, con cui far conoscere i “nostri” democratici cortonesi… Quelli che ci mettono la faccia e il cuore. Pronta? Un bel respiro, via…Ti sei fatta un’opinione sui giovani di oggi: cosa vogliono? Dove vanno? Hanno paura? Se ne fregano? La politica cosa fa per loro o con loro?
Ciao Albano! Sì, di giovani ne conosco tanti, amici, compagni di scuola o di università, colleghi di lavoro, dell’attività politica e di tutte le altre a cui mi piace dedicare tempo ed energia appena possibile, poi gli amici degli amici e così via.
Eppure è troppo facile oggi dare schemi del mondo giovanile ed uscirne con idee superficiali.
Per risponderti terrò quindi a mente le persone che conosco meglio, di cui conosco la storia, desideri, difficoltà e sogni e ti dico che mai come ora è forte per un giovane la voglia di crearsi una propria identità e comunicarla agli altri, esattamente in questo momento in cui è così difficile trovare un lavoro in cui crescere. Le difficoltà a trovare un impiego creano paure ed insicurezze, la spinta al futuro di un giovane con i suoi sogni e la voglia di provare ed anche sbagliare è continuamente frenata dal non avere uno stipendio su cui poter contare e con il quale poter fare progetti di vita e quando c’è, è spesso per pochi mesi. Ma oltre a questo il lavoro è per i giovani e per ogni persona il potersi confrontare con una professione e con il mondo, trovare il proprio posto nella società.
Molti giovani si annoiano oggi a parlare di grandi temi e di politica e di stato sociale ed è un gran peccato. Credo che spesso sia dovuto anche al trovarsi ogni giorno con le insicurezze. Mi spiego meglio: quando provo a parlare ad esempio di pensioni con miei coetanei, magari anche loro lavoratori precari come me, e non ottengo le reazioni sperate mi meraviglio, ma comprendo subito dopo che non c’è tempo, energia e voglia di confrontarsi con problematiche a medio-lungo termine quando ci si deve confrontare ogni giorno con il problema più grande di sapere per quanti mesi durerà il lavoro. Cosa può fare la politica in tutto questo? Innanzitutto mettere il lavoro al primo posto, da lì riparte tutto, assieme ad un’educazione ed una formazione di qualità, che crei giovani cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri.
Sul livello locale sono molto speranzosa, poiché vedo giovani avvicinarsi alla politica e questo può accadere solo se i partiti investono concretamente sui giovani, come il PD di Cortona sta facendo. Dall’altra parte è troppo importante che i giovani siano dentro la politica e la facciano propria, per portare una visione del mondo ed il vissuto quotidiano che i nostri genitori non possono vedere in tutto.
Anche grazie al tuo lavoro (Operatrice ONLUS) conosci la situazione delle donne nel mondo e nel tuo precedente mandato presiedevi la Commissione Pari Opportunità. Cosa vuol dire parlare di Pari Opportunità? E in politica quale percezione avverti in merito?
Fortunatamente si stanno abbattendo preconcetti per cui la politica o tanti altri ambiti di attività nella società siano esclusivi per gli uomini o semplicemente non siano “affari da donne”: le donne ci sono e dove sono dimostrano di avere senso di concretezza e tensione al risultato, perché da sempre abituate a confrontarsi con la ristrettezza di tempo e con le responsabilità familiari. Parlare di Pari opportunità adesso secondo me vuol dire fare un passo in avanti: far sì che una donna non debba per forza trovarsi ad un certo punto della sua vita a fare una scelta esclusiva, tra la voglia di affermarsi come persona nella propria famiglia e magari in una maternità e quella di avere un proprio posto nella società. La maternità è un diritto e questo non può mai ed in nessun modo essere visto come un limite o una riserva nei confronti del proprio lavoro o di impegni civili. La politica pertanto, per rappresentare la società nella sua completezza, deve non solo avere donne in tutti i livelli di rappresentanza, ma permettere nei modi e nei tempi alle donne una partecipazione attiva.
Sei Presidente del Consiglio comunale, un ruolo molto complesso… Che richiede fermezza ma anche flessibilità, diplomazia e capacità di sintesi… Ce ne puoi parlare?
Non è sicuramente un ruolo molto in vista, ma è un compito molto importante e non sempre facile. Il Consiglio comunale è l’assemblea pubblica rappresentativa di tutti i cittadini e per garantire un efficace svolgimento dei lavori preparatori e delle stesse sedute sono necessari presenza ed un collegamento costante tra i consiglieri comunali, i gruppi consiliari ed i loro capigruppo, la segreteria e gli uffici comunali, nonché ovviamente con il Sindaco e la Giunta.
Dopo un anno e mezzo da Presidente del Consiglio comunale ho già dovuto affrontare sedute non facili e prendere decisioni di responsabilità, per cui mi sto sicuramente facendo le ossa! Ho però ancora molte cose da imparare e ciò a cui più aspiro è ottenere nel tempo la giusta autorevolezza, che è forse anche la cosa più difficile da guadagnarsi quando si è eletti ad un incarico di rappresentanza così importante e per di più fino ad ora sempre ricoperto da uomini nel nostro comune. Io mi metto in gioco e credo che con il tempo riuscirò anche a portare la mia personalità in un incarico che è per sua natura molto burocratico.
Da qui in poi l’intervista sale di ritmo in modo quasi sfacciato. Qual’é il tuo politico di riferimento, quello che ti ha trasmesso la passione per la politica?
Nilde Iotti, prima donna Presidente della Camera, per il suo carisma, la sua autorevolezza, il rigore, l’eleganza e la semplicità, per il suo grande talento politico, oltre che per i suoi ideali e l’essere stata un’eroina della Resistenza, per la sua passione e motivazione nelle lotte per i diritti delle donne e per l’emancipazione femminile, per l’attualità e risalto della sua visione del diritto della famiglia… Spesso penso a come sarebbe stato poterla avere come Presidente della Repubblica o più semplicemente come sarebbe poterla avere nella politica di oggi!
Il libro che vorresti che tutti leggessero…
Uno solo? D’accordo, ci provo: “La ragazza delle arance” di Jostein Gaarder, l’autore del ben più famoso “Il mondo di Sofia”. Non ha che fare con la filosofia come l’altro, ma con il senso della vita sì, la storia tra genitori e figli, le casualità e l’amore della vita.
Il tuo eroe d’infanzia…
Mac Gyver e tutti quelli che con le mani e l’ingegno riescono ad aggiustare le cose!
Un film, una canzone, un perché…
Il film senza dubbio “La prima cosa bella” di Virzì, me ne sono innamorata subito e sono felicissima sia stato di recente candidato all’Oscar, per il realismo un po’ triste di alcuni personaggi ma anche per la sua estrema dolcezza e speranza. La canzone “Anima e corpo”, ma dubito tu la conosca (l’ha scritta una persona a me molto cara, se vuoi te la faccio ascoltare!)
Ancora più veloci e sfrontati, giochiamo alla scoperta di noi stessi:
Batman o Superman?
E’ più affascinante Batman.
Cenerentola o Biancaneve?
Cenerentola di sicuro, meglio la magia che trasforma una zucca in carrozza di quella che deve annullare brutti incantesimi e mele avvelenate
Zucchine o melanzane?
Zucchine direttamente dall’orto.
Pane col pomodoro o Pane con l’olio?
Con il pomodoro fresco d’estate e bruschetta con l’olio d’inverno.
Mortadella o salame?
Tra i due salame, meglio ancora prosciutto crudo.
Natale o Pasqua?
Natale in compagnia e magari attorno ad un focolare!
Albero o Presepe?
Un albero da piantare ed un piccolo presepe del commercio equo e solidale.
Cesare o Napoleone?
Cesare.
Parigi o Londra?
Paris
Ulivo o Vite?
La vite e l’allegria della vendemmia.
Cane o gatto?
Decisamente cane, ne ho sempre avuti fin da piccola e non posso fare a meno delle passeggiate per i campi con loro.
Una Frase…
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Proust)
Cerco di ricordarmela almeno un giorno sì ed uno no, perché per facilità a volte mi rintano nel mio mondo, mentre è sorprendente cosa può venire dalla contaminazione di mondi e di diverse visioni del mondo…
Grazie