{rokbox title=| :: |}images/fotovoltaico.jpg{/rokbox}Apprendiamo che la Corte Costituzionale con una sentenza dell’11 Novembre ha bocciato le norme della Toscana che avevano previsto la semplice Dia (al posto dell’Autorizzazione unica) per impianti fotovoltaici fino a 200 kW (limite nazionale: 20 kW) e per impianti eolici fino a 100 kW (limite nazionale: 60 kW). La Regione, dichiara la Corte, supera i limiti previsti dalla tabella allegata al Dlgs 387/2003, norma fondamentale in materia di energia e viola quindi l’articolo 117, comma 3, della Costituzione che ripartisce tra Stato e Regioni i poteri in ambito energetico.
In realtà una legge comunitaria delega il Governo a estendere il regime della Dia alla realizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica con capacità fino a 1 MW elettrico, ma la Corte nella sentenza ricorda che il recepimento della direttiva spetta allo Stato, non alle Regioni, e senza tale recepimento la tabella che fissa nazionale le Dia solo fino a 20KW rimane valida.
Cosa siginifica tutto questo? Probabilmente che i regolamenti assunti in questi ultimi mesi dalle nostra amministrazioni locali, calibrati ovviamente su quanto stabilito a livello regionale, finiscano per essere sconfessati da tutto il resto dell’impianto legislativo, almeno finchè non si attueranno modifiche ‘alla radice’ del problema, cioè in sede nazionale. Un duro colpo, purtroppo, che rilancia i gravi problemi di conflittualità normativa fra i diversi livelli e rischia di rendere vano l’impegno messo in campo finora.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…